Disoccupazione all’11,9%, è il top dal 1999

Pubblicato il 1 Febbraio 2013 - 10:37 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Nuovo record certificato dall’Istituto di statistica per quanto riguarda il tasso di disoccupazione in Italia. Secondo i dati provvisori rilasciati stamane dall’Istat, il tasso a dicembre è salito all’11,2%, in rialzo di 0,1 punti percentuali rispetto a novembre e di 1,8 punti su base annua. Il dato resta ai massimi da gennaio 2004, quando sono iniziate le serie mensili dell’Istat, e al top dal primo trimestre del 1999, guardando invece alle trimestrali. Nell’ultimo mese dello scorso anno il numero di disoccupati ha raggiunto quota 2 milioni e 875 mila persone, 4 mila in più rispetto a novembre. Su base annua la disoccupazione è cresciuta del 19,7% (474 mila unità in più), e – nota l’Istat – “l’aumento interessa sia la componente maschile sia quella femminile”.

Va leggermente meglio invece sul fronte dei giovani. Le persone in cerca di lavoro tra i 15 e i 24 anni sono infatti 606 mila e rappresentano il 10% della popolazione in questa fascia d’età. Il tasso di disoccupazione giovanile, cioè l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca di lavoro, è al 36,6%, in calo di 0,2 punti rispetto a novembre e in aumento di 4,9 punti nel confronto tendenziale. Sempre rilevante invece il fenomeno di chi neppure cerca lavoro: il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni è aumentato dello 0,6% mensile a dicembre e il tasso sul totale della popolazione si attesta al 36,4%, in crescita di 0,2 punti in termini congiunturali e in diminuzione di 0,6 punti su base annua. Quasi quattro italiani su dieci, cioè, non hanno lavoro e non lo cercano.

Quanto alle differenze di genere, si conferma un trend registrato nel recente passato che vede “meno sfavorite” le donne. Rispetto a novembre, infatti, la disoccupazione di dicembre è aumentata dello 0,8% per la componente maschile e diminuita dello 0,7% per quella femminile. In termini annuali la disoccupazione è cresciuta sia per gli uomini (+22,0%), che per le donne (+17,1%), ma ad un ritmo inferiore per queste ultime.

Sul fronte opposto, cioè quello dell’occupazione, alla fine dello scorso anno gli occupati sono risultati 22 milioni e 723 mila persone, in diminuzione dello 0,5% rispetto a novembre (-104 mila) e dell’1,2% su base annua (-278 mila). Il calo dell’occupazione riguarda sia gli uomini sia le
donne e porta il tasso di occupazione al 56,4%. Il tasso di occupazione maschile, al 66%, diminuisce di 0,2 punti rispetto a novembre e di 1 punti su base annua. Quello femminile, pari al 46,8%, cala di 0,3 punti in termini congiunturali e di 0,2 punti rispetto a dodici mesi prima.