Disse no al militare, finì in carcere: i mesi riconosciuti per la pensione

Pubblicato il 13 Marzo 2012 - 12:09 OLTRE 6 MESI FA

VENEZIA – Nel 1965, sette anni prima della legge sull'obiezione di coscienza, aveva detto no alla divisa militare e aveva trascorso poi vari periodi in carcere militare fino al 1968; adesso Napoleone Zorzetto, veneziano, si e' visto riconoscere dal giudice del lavoro il periodo di detenzione ai fini pensionistici.

L'Inps, in sostanza, secondo quanto deciso dal giudice Margherita Bortolaso, dovra' riconoscere ai fini dei contributi figurativi per la pensione anche il periodo passato in carcere in attesa della condanna.

Zorzetto alla stampa locale ha raccontato nel 1965 non aveva avuto dubbi nel rifiutare di vestire la divisa militare per questioni di coscienza, ma che alla luce del suo rifiuto aveva passato vari periodi nelle prigioni militari di Gaeta, Peschiera del Garda e Forte Boccea. Solo qualche anno dopo era arrivata la legge che riconosceva il diritto a prestare servizio civile al posto della leva militare.