Docenti con il lutto e studenti che occupano le facoltà: l’università contro il ddl Gelmini

Pubblicato il 23 Novembre 2010 - 15:07 OLTRE 6 MESI FA

Masriastella Gelmini

Giornata di proteste all’Università contro la riforma Gelmini. Oggi docenti e studenti hanno dato vita a varie manifestazioni, in altrettanti atenei da nord a sud, contro i tagli.

Roma. Le facoltà di Fisica ed Ingegneria della Sapienza sono state occupate dagli studenti, al termine di una mattinata di assemblee contro ‘la riforma Gelmini’. Alcuni studenti dell’Udu (Unione degli Universitari) ricercatori della ”Rete 29 aprile” e del gruppo ”Ricercatori precari” sono  saliti sul tetto della facoltà di Architettura a piazza Borghese a Roma come forma di protesta.

Torino. Una trentina fra docenti universitari, ricercatori e studenti sono saliti sul tetto di Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell’Ateneo subalpino. ”Noi – spiega una delle manifestanti, Alessandra Algostino, docente associato di diritto comparato – chiediamo il ritiro del disegno di legge, che riteniamo non emendabile in alcun modo. E la presenza di professori e studenti dimostra che la nostra non è una protesta corporativa”. I dimostranti annunciano che intendono trascorrere la prossima notte sul tetto del palazzo.

Firenze. Occupazione di un polo scientifico, assemblee, lezioni in piazza, maratona in notturna di corsi non stop allestita con la collaborazione dei docenti di quattro facoltà. Ieri notte, si legge infatti in una nota, il collettivo di Scienze ha occupato la sede del polo scientifico di ateneo a Sesto Fiorentino ed un dipartimento di Matematica. Chiuderà il ciclo di corsi, domani, una nuova assemblea di polo, sempre nel plesso di viale Morgagni. Intanto, il collettivo di Scienze ha annunciato anche per questo pomeriggio ”iniziative di protesta nelle mense universitarie”, mentre stamani, nella centrale piazza Santissima Annunziata, ci sono state le lezioni all’aperto a cura di alcuni studenti e professori della facoltà di Scienze della Formazione.

Salerno. Ricercatori e studenti hanno oggi occupato il tetto del rettorato dell’Università degli Studi di Salerno. ”Riteniamo inammissibile che dopo mesi di mobilitazione, cortei, occupazioni, lezioni in piazza – spiegano – il ministro non abbia mai risposto nel merito alle critiche e alle proposte degli studenti, e che il Governo agonizzante, privo di una maggioranza, possa cercare con arroganza di ottenere l’approvazione di una riforma che con l’ingresso dei privati nei Cda, la sostituzione delle borse di studio con sistemi di indebitamento degli studenti, la precarizzazione della ricerca, distruggono l’università pubblica”.

Bari. Per protesta contro la riforma dell’università, nelle sedute di laurea i docenti esibiranno una coccarda nera al braccio in segno di lutto. L’iniziativa è dei docenti della facoltà di lettere e filosofia dell’università di Bari che, nelle sedute di laurea del 25 e del 26 novembre prossimo esibiranno il simbolo per indicare ”lutto per la cultura italiana e come forma di dissenso rispetto al testo dell’Atto della Camera 3687 in discussione in aula alla Camera dei Deputati”. I presidenti delle sedute leggeranno in quella occasione un documento rivolto agli studenti e alle famiglie.