Dolomiti, trovato morto l’escursionista spagnolo scomparso ieri nel percorso dell’Alta via

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Luglio 2022 - 13:14 OLTRE 6 MESI FA
Dolomiti, trovato morto l'escursionista spagnolo scomparso ieri nel percorso dell'Alta via

Dolomiti, trovato morto l’escursionista spagnolo scomparso ieri nel percorso dell’Alta via FOTO ARCHIVIO ANSA

Ritrovato morto, lungo il percorso dell’Alta via n.1 delle Dolomiti, l’escursionista spagnolo, le cui ricerche erano partite ieri su richiesta del fratello poiché non si era presentato al lavoro. Il 30enne era al termine della traversata che stava percorrendo in solitaria ma ha sbagliato sentiero cadendo. Dopo otto giorni di cammino, il primo luglio aveva pernottato al Rifugio Pramperet, partendo la mattina del 2 luglio alle 7 in direzione di Belluno. Atteso invano per la sera in un albergo cittadino che aveva prenotato.

L’escursionista spagnolo morto sulle Dolomiti

Questa mattina in base alle analisi fatte durante la prima giornata di ricerche, sono state individuate delle zone primarie – Schiara, Valclusa, Erbandoi, Vallon de le Masnade – nel bellunese in cui sono state sbarcate le squadre trasportate in quota dall’elicottero di Dolomiti Emergency. La seconda rotazione ha portato i soccorritori nella zona degli Erbandoi. Zona di sovrapposizione delle celle dei due ripetitori e più probabile direzione intrapresa dal ragazzo. L’elicottero della Protezione civile della Regione Veneto ha poi lasciato sulla Cima sud di Zità una squadra di soccorritori e Vigili del fuoco con un apparecchio Imsi Catcher portatile, per tentare l’individuazione del cellulare.

Il ritrovamento del corpo

L’elicottero ha poi proceduto a una ricognizione a tappeto lungo i canali verso la Valclusa. Con a bordo un tecnico del Soccorso alpino di Belluno e uno del Soccorso alpino della Guardia di finanza. Scendendo da uno di questi, alle 9.40, in contemporanea con una squadra di soccorritori a piedi è stato individuato il corpo del ragazzo. Mentre dalla Cima Sud di Zità agganciato anche il segnale del cellulare. All’origine dell’incidente mortale il fatto che il 30enne non aveva imboccato il sentiero corretto precipitando a valle.