Domenica Bomba Day: disinnesco ordigno seconda guerra mondiale, 10mila persone sfollate vicino Imperia

Domenica Bomba Day: per disinnescare bomba della seconda guerra mondiale 10mila persone saranno evacuate da Taggia e Riva Ligure (Imperia).

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Maggio 2022 - 10:29 OLTRE 6 MESI FA
Domenica Bomba Day: disinnesco ordigno seconda guerra mondiale, 10mila persone sfollate vicino Imperia

Domenica Bomba Day: disinnesco ordigno seconda guerra mondiale, 10mila persone sfollate vicino Imperia (foto Ansa)

Qualcuno lo ha già ribattezzato il Bomba Day: domenica, 15 maggio, circa 10 mila residenti in prevalenza nei Comuni di Taggia e Riva Ligure, e in minima parte a Sanremo, dovranno lasciare le proprie abitazioni o attività commerciali per le operazioni di despolettamento di una bomba di aereo dissotterrata nel torrente Argentina.

Il piano

“La bomba può scoppiare: malgrado sia risalente al secondo conflitto mondiale, è funzionante e la sicurezza è un aspetto da sottolineare”. Lo ha detto il maggiore del 32/mo Reggimento del Genio Guastatori della Brigata Taurinense, di Fossano (Cuneo) Elvio Pascale durante la presentazione del piano di emergenza disposto per la bonifica della bomba d’aereo trovata nel torrente di Taggia.

Si tratta di un ordigno statunitense del peso di circa mille libbre, equivalenti a 454 chilogrammi, 250 dei quali di tritolo. “Per noi le operazioni sono già iniziate, lo scorso 10 maggio – ha aggiunto il maggiore – quando abbiamo inviato li nostro personale specialistico per realizzare la camera di espansione dove sarà collocato l’ordigno per minimizzare i rischi dovuti a una possibile esplosione”. Il despolettamento “inizierà alle 9: rimuoveremo le spolette all’ordigno con una chiave a razzo telecomandata. Nel caso in cui le spolette non dovessero venire fuori, taglieremo la parte di bomba interessata”. Una volta che la bomba sarà messa in sicurezza, il personale dell’esercito distruggerà sito e spolette. “Quest’ultime – ha aggiunto il maggiore – contengono una microcarica booster che innesca la massa più grande di esplosivo”.

L’ordigno sarà  poi portato in una cava

L’ordigno sarà successivamente traportato alla cava di frazione Bevera a Ventimiglia, dove sarà distrutto per combustione. Sul perché non sia esploso, ci sono diverse ipotesi: “Potrebbe trattarsi di un difetto di fabbrica – conclude Pascale – ma può essere che non abbia impattato sul terreno con la giusta angolazione e che abbia spanciato, senza permettere l’attivazione delle spolette”.