Domenico Eredità accompagna figlie a scuola e poi si impicca perché disoccupato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Ottobre 2014 - 11:48 OLTRE 6 MESI FA
Domenico Eredità accompagna figlie a scuola e poi si impicca perché disoccupato

Domenico Eredità accompagna figlie a scuola e poi si impicca perché disoccupato

NAPOLI – Ha accompagnato le figlie a scuola, ha salutato la moglie e poi è sceso in cantina e si è impiccato. Domenico Eredità, operaio edile di 50 anni, non trovava lavoro da circa un anno e mezzo. Prima di farla finita ha lasciato un biglietto di poche righe: “Vi chiedo perdono: è tutta colpa mia”.

La tragedia si è consumata in una palazzina in periferia a Casalnuovo di Napoli, tre piani divisi in sei appartamenti in cui vivevano altri componenti della famiglia Eredità. Per l’ultima volta Domenico ha accompagnato a scuola le due figlie adolescenti, di 16 e 17 anni. Era silenzioso, non ha proferito parola lungo il tragitto. Poi le ha salutate con la tenerezza di sempre, è rientrato e ha dato un bacio anche a sua moglie, casalinga, che lo aspettava a casa. Alle 9.30 è sceso nello scantinato e ha appeso il cappio a un gancio del soffitto. Sono stati alcuni familiari a trovarlo penzoloni quando ormai non c’era più nulla da fare.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, Domenico si è addossato “la colpa” delle brutte condizioni economiche in cui versava la sua famiglia da circa due anni. “Non aveva nemmeno la cassa integrazione perché l’ultima volta che ha lavorato è stato costretto a farlo a nero”, raccontano alcuni conoscenti. “Domenico era un lavoratore onesto, ecco perché è morto”.

Da tempo era sprofondato in una disperazione nera e a volte, sfogandosi con la moglie, aveva imprecato contro lo Stato e le istituzioni che non gli davano una mano. Si era rivolto anche al Comune in cerca di aiuto, dicono, ma l’assessore Mario Perna si affretta a smentire: “Presso il nostro ufficio affari sociali non risulta nulla”.