Domenico Maurantonio non aveva preso lassativi. Ma aveva bevuto e pure parecchio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Giugno 2015 - 16:58 OLTRE 6 MESI FA
Domenico Maurantonio non aveva preso lassativi

Domenico Maurantonio non aveva preso lassativi

MILANO – Nessuna traccia di lassativi nel corpo di Domenico Maurantonio, lo studente morto a Milano il 10 maggio durante una gita all’Expo. Ma aveva bevuto, e anche parecchio. Il ragazzo caduto dal quinto piano dell’hotel Da Vinci dunque non aveva preso lassativi, come inizialmente detto dalle perizie, e sono in corso prove cinetiche per ricostruire come Domenico sia caduto dalla finestra senza che nessuno se ne accorgesse.

I primi accertamenti farmacologici condotti da Luca Sironi, il tossicologo nominato come consulente dal pm Claudio Gittardi assieme a Giulio Giovannetti (medico-legale) e Marzio Capra (genetista) hanno escluso la presenza dei principi attivi alla base dei più comuni lassativi in commercio. Mentre invece dalle analisi è emerso con certezza che, prima della tragedia, Domenico aveva bevuto parecchio e molto di più di quanto appurato in precedenza.

Ora, infatti, i consulenti hanno rintracciato nello stomaco del giovane una quantità di alcol che, una volta entrato in circolo, avrebbe potuto far schizzare il valore dell’analisi alcolemica fino a oltre 3 grammi per litro (circa il 3.5 per cento). E questo sta a significare che lo studente aveva continuato a bere per tutta la serata fino a poco prima di precipitare dal quinto piano dell’albergo. Infine, sono in corso studi approfondimenti sui residui di Dna rinvenuti sotto le unghie dello studente in vista della comparazione con quello di alcuni dei suoi compagni di classe e che è ora a disposizione di pm e squadra mobile di Milano.

Il 5 giugno i risultati dei test eseguiti dai consulenti della Procura hanno confermato che nel corpo del giovane non hanno rinvenuto tracce dei componenti più comuni dei lassativi. La Procura ha anche disposto “prove cinetiche” per capire la dinamica della caduta, dato che sembra che Domenico sia precipitato ‘a piombo’ e cioè che il volo sia stato radente il muro dell’albergo.