MILANO – Non lo ha spinto nessuno. Perché, in quel momento, quando è caduto dal quinto piano dell’albergo, non c’era nessuno con lui. E non è stato neanche un suicidio, quindi è caduto per un incidente. Domenico Maurantonio, lo studente padovano morto a Milano lo scorso 10 maggio dopo essere volato dal quinto piano dell’hotel dove era in gita con la classe, era da solo quando è precipitato dalla finestra. E’ questa, secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, l’ipotesi di inquirenti e investigatori allo stato attuale delle indagini. Indagini che escluderebbero la presenza di altre persone. Inoltre gli inquirenti ritengono anche che Domenico non si sia buttato giù di proposito, ma che sia cascato per sbaglio.
Una versione dei fatti decisamente diversa rispetto a quanto attribuito agli investigatori nei primi giorni successivi alla morte di Domenico. E una ipotesi che come del resto tutte quelle circolate fino ad oggi lascia tante domande senza risposta.
Perché Domenico era senza pantaloni e mutande? Perché nessuno lo ha sentito urlare? E i segni sulle braccia? A distanza di oltre un mese da quanto accaduto la verità sulla sorte di Domenico sembra ancora lontanissima dall’emergere.