Concordia, Katia la parrucchiera: “Domnica salita saltando i controlli”

Pubblicato il 20 Gennaio 2012 - 11:28 OLTRE 6 MESI FA

Foto LaPresse

ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO) – Il 13 gennaio scorso c’era un pullmino della Costa crociere a Fiumicino in attesa di Domnica Cemortan, la moldava, ospite della Concordia e del comandante Francesco Schettino. Katia Corda e la sua amica Gianna si dovevano imbarcare per partecipare alla selezione del reality Professional lookmaker. La presenza di quella giovane bionda, longilinea e misteriosa, le ha incuriosite, tanto che hanno fatto di tutto per avvicinarla e parlarle. Domnica si è seduta accanto all’autista: “Si capiva che era di casa – dice Katia – era amica di tutti lì. Allora Gianna le si è affiancata e le ha chiesto chi fosse. Pensava potesse far parte del personale per l’accoglienza. E lei ha risposto in italiano, cortesemente. Era un italiano stentato, ma comprensibile”.

Ha raccontato la ragazza che aveva lavorato per qualche tempo per la Costa crociere come ballerina. “Poi – ha detto – ho dovuto lasciare perché avevo un problema alla schiena”. Alle due parrucchiere ha anche aggiunto che aveva assunto un altro incarico con la compagnia di navigazione e che veniva a bordo per fare una vacanza, perché era il suo compleanno.

Poi all’arrivo la Cemortan ha evitato la fila per l’imbarco ed è salita senza controllo, dal percorso riservato all’equipaggio. Katia ricorda ancora di averla vista di sfuggita sulla nave, di averla incontrata al momento della cena di gala. “Io e la mia amica eravamo al ristorante Milano – ricorda – fortunatamente dalla parte opposta del punto dove è avvenuta la collisione. Abbiamo sentito come se lo scafo grattasse su qualcosa, poi un boato e una virata improvvisa. Che tragedia. Mi sono salvata, e anche Gianna, per fortuna. La ragazza dell’Est non l’abbiamo più vista. Sono stati tutti gentilissimi, e ci siamo coperte con quello che c’era. Poi abbiamo saputo che erano dei copribara. Non è che avete un numero del parroco? – chiede Katia – È stato così carino, vorremmo restituirgli queste coperte”.