Schettino: “Domnica era a bordo col marito”… ma senza la cabina

Pubblicato il 20 Gennaio 2012 - 09:29 OLTRE 6 MESI FA

ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO) – Troppi continuano ad essere i misteri su quanto accade sulla plancia della Costa Concordia la sera di venerdì scorso, quando ci fu l’impatto con gli scogli e poi il naufragio. L’ultimo è la presenza in plancia della moldava Domnica Cemortan che non risulta registrata tra i passeggeri. Era dedicato a lei l’inchino all’Isola del Giglio che Schettino ha ammesso di aver fatto e che il governo vieterà oggi con un decreto che riguarda tutte le acque territoriali? Era stato proprio il comandante a farla salire a bordo senza inserirla nelle liste?

I primi a parlare di lei sono stati alcuni ufficiali, quando è stato chiesto loro di ricordare chi fosse presente nella sala comandi al momento dell’impatto. Del resto la ragazza aveva lavorato per la Costa come ballerina, è plausibile che non fosse una sconosciuta. “Si era sistemata nel salottino”, hanno raccontato. Il comandante Francesco Schettino invece è apparso più vago e pur non avendo negato di conoscerla ha sostenuto che “era bordo con il marito”. Non è però così. Quando si è saputo che la ragazza era nella sala comandi, un portavoce della Costa prima ha fatto sapere che “sono in corso verifiche” e poi ha diramato un comunicato per assicurare che “la donna si era regolarmente imbarcata e la Compagnia è pronta a fornire alle autorità competenti il numero di pratica del biglietto acquistato”.

Ma, come riporta il Corriere della Sera, a smentire questa versione sono i primi accertamenti dei carabinieri dai quali risulta che a Domnica Cemortan non era stata assegnata alcuna cabina. Ma perché nascondere la sua presenza? Lei dovrà essere interrogata con rogatoria internazionale e ulteriori dettagli sarebbero in un filmato che la ritrae a cena con Schettino già consegnato ai pubblici ministeri. La ricostruzione oraria di quella sera assicura che il comandante era al timone al momento dell’impatto, ma la scoperta della presenza della donna convince gli inquirenti sulla necessità di svolgere ulteriori controlli.

In plancia c’è una telecamera che registra automaticamente tutto quanto accade. Se si riuscirà a recuperarla, le immagini potrebbero effettivamente essere utili. Ma un contributo fondamentale, soprattutto per ricostruire tutte le conversazioni a bordo e quelle bordo- terra, certamente arriverà dalla scatola nera recuperata due giorni fa, il cui contenuto sarà esaminato in sede di incidente probatorio, dunque dai periti di accusa e difesa. E svelerà la catena di errori e omissioni che ha trasformato la crociera in una tragedia.