Droga a scuola, un test per smascherare gli studenti di Piave di Susegana (Treviso)

Pubblicato il 14 Giugno 2010 - 12:23| Aggiornato il 13 Agosto 2010 OLTRE 6 MESI FA

Per fermare la diffusione degli stupefacenti leggeri tra giovani e giovanissimi si scovano tutti i mezzi. Anche portare il test antidroga nelle scuole. La proposta-provocazione è di Ivano Maset, presidente del consorzio di polizia locale Piave di Susegana, in provincia di Treviso.

Portare il drug test in classe e sottoporre gli alunni alla verifica è, secondo Maset, «un modo per intervenire contro la diffusione della droga tra i ragazzi». Una proposta forte destinata senza dubbio a far discutere. «Dobbiamo stare attenti ai nostri ragazzi già a partire dalle elementari – spiega Maset – perché la droga circola anche a quell’età. Non è la prima volta che lo dico». Per vigilare sui ragazzi non è mai troppo presto: «Nei primi contatti – ribadisce il presidente del consorzio Piave – la sostanza gli viene regalata da persone senza scrupoli, con l’intenzione di approfittare dei nostri ragazzi e indirizzarli a comportamenti scorretti».

«Condanno lo spinello che, se di per sé è poco più di una birra, dà l’avvio al contatto con le sostanze stupefacenti e nel giro di qualche anno porta i nostri figli a diventare dei tossicodipendenti». Maset spiega: «I ragazzi sembrano svegli e maturi, fin da piccoli, ma dobbiamo sempre dubitare perché c’è chi ne approfitta».

I genitori devono stare attenti ad ogni segnale. «Quando nostro figlio rientra a casa, dopo una serata, nei vestiti si riconosce subito l’odore dolciastro della marijuana, bisogna monitorare continuamente il loro comportamento. Un’altra via – spiega il presidente del consorzio Piave – potrebbe essere quella di sottoporre i ragazzi ad in test antidroga ad inizio dell’anno scolastico. Di certo c’è che per i genitori è sempre difficile affrontare il problema che c’è e non è di facile soluzione. Chi dice che non c’è è uno struzzo e nasconde la testa per non risolverlo».

«I tagli imposti dalla finanziaria rischiano di limitare gli interventi degli enti locali su ogni fronte» si lamenta Maset. La diffusione della droga, invece, è inarrestabile, anche grazie alla discesa dei prezzi. La cocaina, per esempio: una serata a base della polvere bianca, un tempo sostanza considerata elitaria, costa solo tra i 10 e i 15 euro. Una droga accessibile a tutte le tasche. «Si tratta di cocaina di bassa qualità, pericolosa, venduta allo stesso prezzo della cannabis. Il tutto per raggiungere la massima diffusione e la più ampia disponibilità» aveva spiegato il responsabile del Sert Marco Capuani.