Napoli, drone con sei cellulari sequestrato nel carcere di Secondigliano
Pubblicato il 28 Aprile 2020 - 13:10 OLTRE 6 MESI FA
NAPOLI – Hanno cercato di far entrare nel carcere di Secondigliano, a Napoli, sei telefoni cellulari utilizzando un drone.
Questa l’idea di alcuni congiunti dei detenuti dopo che è stata disposta la sospensione dei colloqui nelle carceri a causa della pandemia da coronavirus.
Parenti e amici hanno così ben pensato di recapitare i cellulari, che in carcere sono vietati, attraverso una consegna illegale tramite drone.
Gli agenti della polizia penitenziaria di Secondigliano però si sono accorti di quanto stava accadendo.
Il drone è atterrato nell’area detentiva, ma gli agenti erano pronti e lo hanno sequestrato insieme ai telefoni.
Il sindacato della polizia penitenziaria, Uspp, si è congratulato coi colleghi per la prontezza nello sventare l’illecito.
Giuseppe Moretti, presidente dell’Uspp, ha detto: “Ci congratuliamo con i colleghi e continuiamo a sostenere che la Polizia Penitenziaria deve essere dotata di strumenti tecnologici avanzati per contrastare questa grave piaga”.
Il presidente del sindacato ha chiesto anche una nuova legge “che punisca l’introduzione e il possesso di telefoni, così come avviene in alcuni Paesi Ue”.
Nelle carceri il DAP ha distribuito 1500 telefoni cellulari e ne ha autorizzato l’uso più volte al giorno per ovviare alla sospensione dei colloqui con le famiglie.
Per questo motivo, il tentativo di introdurre telefoni cellulari con il drone, non solo è illegale ma anche inutile. (Fonte: ANSA)