È morto Eugenio Scalfari, il fondatore di Repubblica e L’Espresso aveva 98 anni

Scalfari è stato il primo direttore-manager dell'editoria italiana, padre di due 'creature', L'Espresso e Repubblica, nate dal nulla ma che in pochi anni non solo hanno raggiunto i vertici della diffusione e lasciato un'impronta indelebile.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Luglio 2022 - 11:06 OLTRE 6 MESI FA
eugenio scalfari

È morto Eugenio Scalfari, il fondatore di Repubblica e L’Espresso aveva 98 anni

È morto Eugenio Scalfari. Il fondatore di Repubblica aveva 98 anni. Nato a Civitavecchia il 6 aprile 1924, è considerato uno dei più grandi giornalisti italiani del XX secolo. Contribuì a fondare il settimanale L’Espresso ed è fondatore del quotidiano La Repubblica.

Chi era Eugenio Scalfari

Scalfari è stato il primo direttore-manager dell’editoria italiana, padre di due ‘creature’, L’Espresso e Repubblica, nate dal nulla ma che in pochi anni non solo hanno raggiunto i vertici della diffusione e lasciato un’impronta indelebile.

Dopo la giovinezza a Sanremo, dove al liceo classico ebbe come compagno di banco Italo Calvino, inizia a scrivere su alcune riviste fasciste, per venire poi espulso in quanto ritenuto un imboscato. Nei primi anni ’50 inizia con il ‘Mondo’ di Pannunzio e l”Europeo’ di Arrigo Benedetti.

Nel ’55 con quest’ultimo fonda L’Espresso, primo settimanale italiano d’inchiesta. Scalfari vi lavora nella doppia veste di direttore amministrativo e collaboratore per l’economia. E quando Benedetti gli lascia il timone nel ’62, diventa il primo direttore-manager italiano, una figura all’epoca assolutamente inedita per l’Italia. Questo doppio ruolo sara’ poi anche uno dei fattori del successo di Repubblica.

Negli ultimi anni dopo una lunghissima carriera al timone del giornale, si è dedicato soprattutto alla scrittura, anche con un autobiografia uscita per i suoi 90 anni nel 2014 allegata al quotidiano Nel suo primo romanzo ‘Il labirinto’, uscito nel ’98, erano il rapporto tra sentimenti e ragione, il ruolo che il pensiero esercita nella quotidiana esistenza dell’uomo e il contrasto tra aspirazioni profonde e realta’ i temi al centro della sua riflessione, sviluppata poi ancora in ‘L’uomo che credeva in Dio’, ‘Per l’alto mare aperto’, ‘Scuote l’anima mia Eros’, ‘La passione dell’etica’, ‘L’amore, la sfida, il destino’. A un suo intervento su fede e laicità, lui che da sempre si dichiara ateo, rispose papa Francesco, con una lettera a Repubblica pubblicata l’11 settembre del 2014. L’incontro diventa un libro nel 2019 ”Il Dio unico e la società moderna. Incontri con Papa Francesco e il Cardinale Carlo Maria Martini”. 

La carriera politica

Insignito di prestigiose onorificenze, quali quella di cavaliere di Gran Croce della Repubblica italiana (1996) e di chevalier de la Légion d’honneur (1999), aveva avuto anche una parentesi politica prima tra i fondatori del Partito radicale, di cui ricoprì la carica di vicesegretario nazionale dal ’58 al ’63, e poi come Deputato per il Partito socialista italiano dal 1968 al 1972.

La sua vita privata

La vita privata è stata caratterizzata dal lungo matrimonio con la figlia del giornalista Giulio De Benedetti, Simonetta, morta nel 2006, dalla quale ha avuto le due figlie Enrica e Donata. Laureatosi in giurisprudenza, Eugenio Scalfari nel 1950 iniziò la carriera giornalistica come collaboratore de Il Mondo e de L’Europeo. La svolta però durante la direzione de L’Espresso (1963-68), prima di passare a Repubblica che diresse fino al 1996 restandone poi direttore onorario ed editorialista.