“E quindi uscimmo a riveder le stelle”, significato: l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia diventa il simbolo del Dantedì

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 25 Marzo 2021 - 12:38 OLTRE 6 MESI FA
"E quindi uscimmo a riveder le stelle", significato: l'ultimo verso dell'Inferno della Divina Commedia diventa il simbolo del Dantedì

“E quindi uscimmo a riveder le stelle”, significato: l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia diventa il simbolo del Dantedì (Foto Ansa)

“E quindi uscimmo a riveder le stelle”. L’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia diventa il simbolo del Dantedì. Tutti usano il verso, tutti lo citano. Ed è un verso che fa sicuramente effetto. Ma tutti sanno dove si colloca e che vuol dire?

E quindi uscimmo a riveder le stelle: testo e significato

E quindi uscimmo a riveder le stelle (Inferno XXXIV, 139), è l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri.

Dopo aver faticosamente attraversato la natural burella che collega l’Inferno alla spiaggia dell’Antipurgatorio, Dante e Virgilio alla fine contemplano lo stellato cielo notturno dell’altro emisfero. E’ un presagio del nuovo cammino di luce e di speranza dopo le tenebre precedenti, “come pura felicità dello sguardo”.

Gli studiosi ritengono che, essendo le stelle la meta di Dante, il sommo poeta abbia dedicato loro la fine di ogni cantica della sua opera più importante. Non c’è solo un’esigenza puramente linguistica (la simmetria della sillaba), ma un manifesto di intenzioni (o perlomeno di volontà).

Il ministro Francescini cita “E quindi uscimmo a riveder le stelle”

“È appena il secondo anno del Dantedì e sono già tantissime le iniziative in tutta Italia e online per celebrare Dante – ha dichiarato il ministro Franceschini, sottolineando come – in un momento difficile come questo attorno a Dante vi sia una grande vitalità e coesione della comunità nazionale.

In fondo, lui stesso ci ha indicato la strada quando alla fine del lungo viaggio all’Inferno ha concluso con ‘e quindi uscimmo a riveder le stelle’. Ecco, arriverà in fretta il momento in cui potremo uscire a rivedere le stelle: tornerà la musica nelle piazze, torneranno gli spettacoli teatrali, torneranno i festeggiamenti”. Così il Ministro della cultura, Dario Franceschini, dà il via alla seconda edizione del Dantedì. Proprio nell’anno delle celebrazioni dei settecento anni dalla morte del Sommo Poeta.

Mostre digitali, video, webinar, dirette streaming, live su YouTube con letture, seminari, performance, esposizioni di documenti d’archivio, codici e manoscritti danteschi, tour virtuali sono le tantissime iniziative, in continuo aggiornamento, pubblicate sul sito web del Ministero della Cultura.

I medici di Firenze e il messaggio che finisce con “E quindi uscimmo a riveder le stelle”

Un video messaggio di speranza con le parole di Dante, terminando con il celebre verso “E quindi uscimmo a riveder le stelle”. E’ l’iniziativa in occasione del Dantedì di medici e infermieri dell’ospedale fiorentino di Santa Maria Nuova.

I sanitari hanno risposto all’invito proposto dal presidente della Toscana Eugenio Giani di leggere gli ultimi versi del canto 34 dell’Inferno. Declamando in un video le famose parole passate alla memoria collettiva.

Anche la Regione Lazio usa “E quindi uscimmo a riveder le stelle”

A partire dal 25 marzo, ma anche nei giorni successivi, tanti appuntamenti dedicati a Dante Alighieri animeranno teatri, musei, parchi e monumenti naturali, biblioteche, palazzi, istituti culturali e tanti altri luoghi della cultura sull’intero territorio regionale del Lazio. Si inizia alle 10, con la Fondazione Camillo Caetani che propone “Un papa all’Inferno. Dante e i Caetani”. Alle 11, appuntamento sui canali social del Museo Civico Archeologico di Veroli dove verrà condiviso “E quindi uscimmo a riveder le stelle“: un suggestivo video girato nell’ipogeum del museo in collaborazione con il Teatro comunale. Alle 16.30, da Palazzo Savelli prosegue il ciclo di 14 incontri dedicati alla Commedia organizzata dai Musei Civici di Albano Laziale, in streaming gratuito sulla piattaforma GoToMeeting. Non mancheranno le ‘passeggiate’ nella natura del Parco di Veio con “Sui passi di Dante”.