Edoardo Di Carlo, piccolo eroe Hotel Rigopiano: ha accudito Ludovica Parete

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Gennaio 2017 - 08:54 OLTRE 6 MESI FA
Edoardo Di Carlo sa che i genitori sono morti all'Hotel Rigopiano

Edoardo Di Carlo sa che i genitori sono morti all’Hotel Rigopiano (foto Ansa)

FARINDOLA – Edoardo Di Carlo è il piccolo eroe dell’Hotel Rigopiano: a 8 anni ha accudito Ludovica Parete, 6 anni, e Samuel Di Michelangelo, 7: erano senza acqua e cibo, ma sotto la neve è riuscito a escogitare stratagemmi per tenerli su di morale: addirittura, scrive Repubblica, ha preso spunto dalla neve per raccontare storielle ispirate al film Frozenì. Ha preso in braccio la piccola, l’ha cullata, le ha cantato canzoni per calmarla, e da solo, in silenzio, pregava.

Orfano di entrambi i genitori nella tragedia dell’hotel Rigopiano. Lui, insieme ad altri tre bambini, è stato uno dei primi superstiti tirati fuori dai resti dell’albergo, ma la sua mamma e il suo papà sono morti in quell’inferno di neve e detriti. Nel reparto di Pediatria dell’ ospedale di Pescara, dove è ricoverato in buone condizioni fisiche, seppur provato psicologicamente, con il supporto costante degli esperti, adesso è stato informato del decesso della madre e del padre. Così, la storia di Edoardo Di Carlo diventa uno dei simboli della tragedia di Rigopiano. Il bambino, una volta saputa la verità, ha chiesto di restare in ospedale, dove, fanno sapere i medici, si sente protetto.

Era nell’hotel per un soggiorno insieme al padre Sebastiano, 49 anni, e alla madre Nadia Acconciamessa, 47, residenti a Loreto Aprutino (Pescara). Localizzato nella mattinata di venerdì, Edoardo era rimasto in contatto con i soccorritori per tutta la giornata, fino al recupero, avvenuto nel pomeriggio. “È un miracolo, è una situazione stupenda e indescrivibile, hanno trovato mio nipote. Fatemi arrivare da lui”, aveva detto la zia, Simona Di Carlo, consigliera comunale di Pescara, davanti al Pronto soccorso, in attesa dell’arrivo del bimbo. La speranza allora si è riaccesa, ma sabato c’è stata la drammatica scoperta.

Nel pomeriggio, infatti, viene identificato uno dei corpi estratti dalle macerie: quello della madre. Poche ore dopo, la seconda conferma: un altro dei cadaveri rinvenuti è quello del padre. Edoardo è in ospedale, nel reparto di Pediatria, assistito da medici e psicologi e circondato dall’affetto dei parenti. “Sotto il profilo fisico sta bene ed è potenzialmente dimissibile, ma ci stiamo organizzando e stiamo concordando il da farsi con gli psicologi, che stanno arrivando gradualmente a certe comunicazioni con l’obiettivo di far elaborare la situazione”, afferma in mattinata il primario del reparto, Giuliano Lombardi. Poi, nel pomeriggio, la comunicazione. E il bambino chiede di restare ancora un po’ in ospedale, perché dice che lì si sente “protetto”. Una volta dimesso, sarà affidato ad uno dei due fratelli, che è maggiorenne.