Papa Francesco: “Educazione e incontro. Ecco perché amo la scuola…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Maggio 2014 - 18:33 OLTRE 6 MESI FA
Papa Francesco

Papa Francesco

ROMA – “Amo la scuola perché é sinonimo di apertura alla realtà”, perché “è luogo di incontro” e “perché ci educa al vero, al bene, al bello”. Lo ha detto Papa Francesco a “We care”, il raduno davanti a oltre 300mila persone in piazza San Pietro, organizzato dalla Cei a sostegno di tutta la scuola italiana.

“La scuola non è un parcheggio, – ha detto il Papa – è un posto di incontro nel cammino”,  “e oggi noi abbiamo bisogno di questa cultura dell’incontro per conoscerci, amarci, camminare insieme”.

“Oggi – ha detto il Papa – abbiamo sentito qui che è più bella una sconfitta politica che una vittoria sporca, ricordatelo, questo ci farà bene per la vita. Diciamolo insieme ‘sempre è più bella una sconfitta pulita che una vittoria sporca’”. La frase era stata citata dal ginnasta Jury Chechi.

L’incontro si è sviluppato tra canti e letture di brani di autori tra cui Don Milani. Presenti il presidente dei vescovi italiani Angelo Bagnasco e il ministro della Istruzione Stefania Giannini. Piazza San Pietro e il colonnato del Bernini sono oggi “una immensa aula che si prolunga fino a Castel Sant’Angelo per accogliere tutte le persone che festeggiano con noi ed evocare tutte le scuole che sono in Italia” ha detto Bagnasco, mentre il minsitro ha a espresso “l’emozione sincera” non solo sua personale ma “di tutti i ragazzi che vede in questa splendida piazza, tanti, veramente tanti – ha detto – che da tutta Italia sono qui in questa classe speciale per una lezione speciale”.

Roma in tilt.

Nell’ambito della manifestazione “La Chiesa per la scuola”, Papa Francesco ha infatti incontrato 300mila fedeli del mondo dell’istruzione. Nonostante  il piano traffico messo in campo dal Comune di Roma per facilitare l’afflusso dei pellegrini al Vaticano, dalle prime ore del pomeriggio nella zona attorno a piazza San Pietro la circolazione è rimasta bloccata. I fedeli si sono radunati non solo davanti alla basilica, ma anche in via della Conciliazione, sul lungotevere e attorno a Castel Sant’Angelo. Le strade sono state chiuse al traffico e le vie limitrofe sono diventate ostaggio di un maxi-ingorgo. La città è rimasta praticamente divisa in due e arrivare da Roma Nord a Roma Sud per molti automobilisti è stata un’odissea. Bloccata la circolazione dalle Mura Vaticane, in via Leone IV, al lungotevere. E caos traffico fino al centro storico.

(foto Ansa)