Efisia Rossignoli, finta direttrice banca di Gloria Rosboch

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Febbraio 2016 - 19:33 OLTRE 6 MESI FA
Efisia Rossignoli, finta direttrice banca di Gloria Rosboch

Efisia Rossignoli, finta direttrice banca di Gloria Rosboch (nella foto Ansa, Gloria e Gabriele Defilippi)

IVREA – Si chiamerebbe Efisia Rossignoli la “telefonista” misteriosa del caso di Gloria Rosboch, l’ex insegnante uccisa vicino Ivrea. Si tratterebbe della donna che si finse direttrice di una banca inesistente, almeno stando a quanto scrivono su La Stampa Massimo Numa e Alessandro Previati:

Eccola qui, la sedicente direttrice dell’agenzia San Paolo di San Giusto, la famosa dottoressa De Martino. E’ la cameriera del ristorante della Luna, San Giorgio Canavese, ha 44 anni, vive in un cascina in un vicolo del paese. Nell’ottobre 2014 telefonò a Gloria Rosboch, istigata (e forse pagata) da Gabriele Defillippi, 22 anni, killer della prof. uccisa il 13 gennaio, ora in carcere con accuse da ergastolo, assieme al complice Roberto Obert e alla madre Caterina Abbattista, per rassicurarla: i soldi trafugati da Gabriele «sono al sicuro in banca – disse con un tono professionale – sono stati depositati dal dottor Defilippi e sono a sua disposizione per completare l’operazione».

Perché Efisia Rossignoli ora indagata per truffa dal procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando, s’è prestata al gioco? Gabriele (che le avrebbe telefonato anche il giorno del delitto) le avrebbe dato o promesso del denaro, in più era soggiogata – tanto per cambiare – da lui. Le aveva fornito un telefono con una scheda intestata a un cittadino cinese. Il brivido di giocare con un toy-boy come Gabriele-Zelig per queste quarantenni decise ma tutto sommato fragili. La donna s’è barricata, il padre blocca la strada ai cronisti e c’è tensione: «Non so niente di questa storia – dice piangendo – vi prego lasciateci in pace».

Aggiunge l’agenzia Lapresse che cita un servizio di Pomeriggio Cinque:

la ‘telefonista’ 45enne che ha chiamato Gloria fingendosi direttrice della banca e rassicurandola sul deposito dei suoi risparmi, i famosi 180mila euro. La donna, interrogata dagli inquirenti, ha ammesso di aver effettuato la telefonata su richiesta di Gabriele, con cui potrebbe aver avuto una relazione.

Un’inviata del programma condotto da Barbara d’Urso, a questo proposito, ha cercato di intervistare il padre di Efisia: “Ci siamo cascati come le pere cotte”, risponde di getto l’uomo, che poi aggiunge: “Io non lo conoscevo e non sapevo che mia figlia lo conoscesse. Lasciateci in pace”.