Eitan rapito per farlo israeliano: il passaporto nascosto, l’aereo privato… oggi doveva andare a scuola

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Settembre 2021 - 08:45 OLTRE 6 MESI FA
Eitan rapito per farlo israeliano: il passaporto nascosto, l'aereo privato... oggi doveva andare a scuola

Eitan rapito per farlo israeliano: il passaporto nascosto, l’aereo privato… oggi doveva andare a scuola FOTO ANSA

Il piccolo Eitan, il bimbo sopravvissuto all’incidente della funivia Mottarone, rapito dai nonni materni per farlo diventare israeliano. Ovvero farlo crescere con la cultura e le tradizioni israeliane. Dopo la morte dei genitori nell’incidente delle funivia, il piccolo, rimasto orfano, era stato dato in custodia alla zia, che vive in Italia. Portato in Israele per farcelo restare, tra passaporto nascosto, aereo privato. E oggi Eitan avrebbe anche dovuto cominciare la scuola.

La Procura di Pavia ha quindi aperto un’inchiesta per sequestro di persona nel caso di Eitan Biran. I nonni materni l’hanno portato in Israele sottraendolo alla zia Aya che, come detto, ne è anche tutrice legale. Eitan è “cittadino italiano, Pavia è la sua casa dove è cresciuto, noi lo aspettiamo a casa, siamo molto preoccupati per la sua salute”, ha detto la zia Aya. Ieri – ha detto la zia, c’è stata una “mossa gravissima, un’altra tragedia per Eitan”, messa in atto dalla famiglia materna e “voglio anche portare a conoscenza” delle autorità israeliane “che il nonno materno è stato condannato per maltrattamenti in famiglia nei confronti della sua ex moglie, la nonna materna, e tutti i suoi appelli sono stati respinti in 3 gradi di giudizio”. 

Eitan, il passaporto nascosto e l’aereo privato

Il Tribunale di Pavia aveva ordinato ai nonni materni di consegnare alla zia entro il 30 agosto il passaporto israeliano del bambino. Passaporto che era in possesso, per motivi non chiari, del nonno materno. Ma di quel passaporto nessuna traccia, nascosto. Anche perché serve ai nonni paterni se vogliono che il piccolo resti in Israele. Eitan è stato portato via con un volo privato da Zurigo a Tel Aviv. 

Il bambino, che nell’incidente della funivia (14 le vittime) ha perso entrambi i genitori, il fratellino e i bisnonni che erano venuti a trovarlo in Italia, da mesi è al centro di una battaglia per la custodia legale. “Eitan è cittadino italiano, è arrivato in Italia a un anno, la sua casa è a Pavia dove è cresciuto. Tutto il suo percorso di vita è stato a Pavia”, ha detto Aya Biran-Nirko, la zia paterna. “Lo aspettiamo a casa e siamo molto preoccupati per la sua salute”. “Adesso è seguito da un fisiatra e da uno psicoterapeuta. Questi trattamenti devono essere garantiti in modo regolare. Questa settimana Eitan ha due visite di controllo in ospedale a Pavia e a Torino”, ha aggiunto. 

Ma in nonni materni dicono che Israele è la sua casa

“Parlo solo per chiarire che abbiamo agito per il bene di Eitan”, ha detto in una intervista alla Radio israeliana 103 la zia materna del piccolo. “Eitan – ha aggiunto – ha urlato di emozione quando ci ha visto ed ha detto ‘finalmente sono in Israele'”. “Non ha cessato di emozionarsi – ha proseguito – e di dire che noi siamo la sua vera famiglia. Ha detto di sentirsi fra le nuvole. Finalmente gli è tornato il colore sul viso”.

Siamo stati obbligati, non avevamo più saputo quali fossero le sue condizioni mentali e di salute. Non lo abbiamo rapito, lo abbiamo riportato a casa”, ha spiegato aggiungendo che quella è una parola che “non useremo”. “Potevamo solo vederlo per breve tempo. Ci hanno tenuto nascoste le sue condizioni di salute. Lo abbiamo riportato a casa, così come i genitori volevano per lui”. La zia ha poi detto che la custodia alla zia paterna “risulta irregolare”.