Elena Ceste, un cadavere ritrovato vicino casa: carabinieri ricostruiscono movimenti della donna

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Ottobre 2014 - 11:01 OLTRE 6 MESI FA
Elena Ceste, cadavere ritrovato vicino casa: carabinieri ricostruiscono movimenti della donna

Elena Ceste (Foto Facebook)

ASTI – Un cadavere vicino casa di Elena Ceste. A chi appartiene? Sarà Francesco Romanazzi, direttore della medicina legale di Alba (Cuneo), ad effettuare l’autopsia sul corpo trovato sabato scorso in un canale di scolo nelle campagne dell’Astigiano, a pochi chilometri dall’abitazione di Elena Ceste. L’esame autoptico servirà a stabilire se i resti appartengono o meno alla madre di quattro figli scomparsa nel nulla lo scorso 24 gennaio.

Non si sa quindi per ora a chi appartiene il corpo. In un servizio de “La vita in diretta” di martedì 21 ottobre, si spiega come le forze dell’ordine starebbero ricostruendo il tragitto tra la casa dalla quale Elena Ceste è scomparsa e il canale di scolo nel quale sabato è stato ritrovato il cadavere.

Ma il ritrovamento del corpo, ammesso che si tratti di quello di Elena Ceste, potrebbe non concludere il giallo della donna di Costigliole d’Asti: si dovrà infatti appurare se Elena Ceste si sia tolta la vita o se si sia trattato di omicidio.

Fino ad ora non è stato possibile trovare sul corpo segni od oggetti che possano aiutare gli investigatori ad identificarlo. Secondo alcuni le ossa sarebbero troppo lunghe per essere della donna scomparsa. Ma il medico legale non ha sciolto la riserva sul sesso. Il cadavere è emerso casualmente, durante lavori di ripulitura ordinati dal proprietario del terreno, in una zona che era stata già perlustrata nelle ricerche. Ora il canale è stato svuotato, l’area è stata messa sotto sequestro.

A inizio febbraio, proprio a Isola d’Asti, è scomparso un imprenditore di 52 anni che si sarebbe suicidato perché la sua azienda era oppressa dai debiti. In ogni caso, la macabra scoperta fatta nei campi tra Costigliole ed Isola d’Asti aggiunge mistero a mistero. Un’altra pagina di un giallo lungo 9 nove mesi, tra segnalazioni e falsi allarmi, mitomani e ricerche anche l’estero. Nulla di concreto per le indagini, però, condotte dai carabinieri e coordinate dalla Procura di Asti.