L’ultimo saluto alla piccola Elena: tanti i presenti al funerale

Pubblicato il 25 Maggio 2011 - 19:58 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Tantissimi i presenti a Campli, nel teramano, per il funerale di Elena, la bimba di 22 mesi morta dopo tre giorni di coma per un edema cerebrale dopo essere stata dimenticata sull’auto dal padre che, invece di portarla all’asilo, l’ha lasciata nel parcheggio dell’Università per cinque ore.

C’era anche lui in chiesa il padre Lucio Petrizzi, aggrappato alla piccola bara bianca, sorretto da don Mazzitti che non lo ha lasciato un attimo. Dopo la moglie, Chiara Sciarrini, incinta all’ottavo mese, che per prima lo ha assolto: “Mio marito non ha colpe”, anche le maestre di asilo, i colleghi di lavoro, gli abitanti di Campli hanno compreso il dolore dell’uomo.

“È una tragedia che ha coinvolto tutta la comunità camplese, una fatalità che può succedere a tutti”, ha commentato il sindaco di Campli, Gabriele Giovannini: “Ho ricevuto tantissime telefonate in questi giorni su casi simili, genitori che dimenticano i figli a scuola – ha detto il sindaco – c’è un qualcosa che ci porta a correre continuamente e crea un blackout nella memoria. È un problema dei tempi odierni, il correre sempre, lo stress: leggevo su una rivista scientifica online che in casi di stress ci possono essere momenti di blackout”.

“Dio ha preso in braccio Elena, questa piccola creatura. Chissà che grande luce splenderà nel cuore di Lucio e Chiara” ha detto il parroco della chiesa Santa Maria in Platea, don Antonio Mazzitti nella sua omelia. “L’incidente è un fatto umano, non battete le mani per dare un sollievo a papà e mamma?”, ha detto il sacerdote invitando i genitori di Elena, Lucio Petrizzi e Chiara Sciarrini, a salire sull’altare per accendere una candela e deporre un vestitino bianco sulla bara della figlia.