Eleonora Bottaro, la lettera: “Proteggetemi dalla chemioterapia”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Settembre 2016 - 09:22 OLTRE 6 MESI FA
Eleonora Bottaro, la lettera: "Proteggetemi dalla chemioterapia"

Eleonora Bottaro, la lettera: “Proteggetemi dalla chemioterapia”

ROMA – Eleonora Bottaro, la lettera: “Proteggetemi dalla chemioterapia”. Si sono svolti ieri i funerali di Eleonora Bottaro, la ragazza morta per una forma di leucemia per la quale aveva rifiutato le cure chemioterapiche. Erano contrari i genitori, era contraria lei, 18 anni compiuti il 14 agosto. A dicembre si era ammalata, in pochi mesi Eleonora se ne è andata, quelle cure che secondo i medici salvano 4 vite su 5 nelle condizioni della ragazza non le riteneva affidabili. Fa fede una lettera scritta prima di essere trasferita in un ospedale di Bellinzona in Svizzera dove accettano la somministrazione di cure alternative.

“Chiedo ai miei genitori di proteggermi. Non me la sento di restare nell’ospedale dove tre anni fa è morta una mia cara amica, non me la sento di restare qui. Sulla base delle mie conoscenze sono più i morti dopo la chemioterapia rispetto a quanti al giorno d’oggi sono ancora in vita. La serie di rischi ed effetti collaterali mi hanno fatto riflettere sulle conseguenze di queste cure”. (da La Stampa)

In occasione dei funerali amici e concittadini si sono stretti intorno alla famiglia. Non c’era il padre, Lino, fotografo a Monselice e seguace delle teorie del discutibile medico tedesco Ryke Geerd Hamer, propugnatore di una “nuova medicina germanica” che considera il cancro una risposta a un trauma psicologico e per questo radiato in Germania. Il parroco del paese durante l’omelia in qualche modo ha difeso i genitori di Eleonora: “Noi speravamo. Abbiamo sperato e pregato. Noi speravamo, nonostante le dicerie dei giornali e di certa gente. Voi avete fatto di tutto perché Eleonora guarisse, fino alla fine”.

Mentre si piange la morte di una ragazza di 18 anni, però, il pensiero non può che andare a quelle dicerie, che altri interpretano come cocciuta e irrazionale diffidenza verso le acquisizioni della scienza, della medicina, della farmaceutica. Come il medico stregone cui faceva riferimento, anche Lino Bottaro aveva visto morire un figlio (Dirk, il ragazzo ucciso da un colpo di fucile di Vottorio Emanuele di Savoia all’isola di Cavallo, ndr.). Hamer contrasse un tumore al testicolo, la moglie un’altra forma tumorale di cui morì: per il dottore-teologo, i due casi, rappresentavano una conseguenza fisiologica al dolore per la perdita.