Eleonora Girolimini, funerali a Senigallia per la mamma morta per proteggere la figlia in discoteca

di redazione Blitz
Pubblicato il 15 Dicembre 2018 - 21:01 OLTRE 6 MESI FA
Eleonora Girolimini, funerali a Senigallia per la mamma morta per proteggere la figlia in discoteca

Eleonora Girolimini, funerali a Senigallia per la mamma morta per proteggere la figlia in discoteca (Foto Ansa)

SENIGALLIA (ANCONA) – La foto di un volto luminoso e sorridente su una bara bianca, in sottofondo “The sound of silence” di Simon & Garfunkel e “Hallelujah” di Leonard Cohen: si è tenuto nel Duomo di Senigallia sabato 15 dicembre il funerale di Eleonora Girolimini, una delle sei vittime della calca alla discoteca Lanterna azzurra, l’unica maggiorenne.

Lei, 39 anni, in quella discoteca era andata per accompagnare uno dei suoi quattro figli, una ragazzina di 11 ani. Quando è scattata la fuga di massa, forse a causa di uno spray urticante nell’aria, ha cercato fino all’ultimo di proteggerla, prima di venire travolta dalla folla che premeva e che ha fatto crollare la balaustra laterale di una rampa di uscita dal locale.

Una mamma coraggio, o forse una mamma normale, attorno alla quale si è stretta tutta la città e i suoi familiari: il marito Paolo, i figli, da 11 a due anni, i genitori. C’erano anche molte autorità, perché quello di Eleonora è stato l’unico funerale ‘aperto’: il sindaco Maurizio Mangialardi, il prefetto di Ancona Antonio D’Acunto, che (come aveva fatto per le altre vittime) ha portato un messaggio di cordoglio del presidente Mattarella, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, il questore Oreste Capocasa, il comandante provinciale dei carabinieri Cristian Carrozza, che sta conducendo le indagini sulla tragedia.

Eleonora era conosciuta a Senigallia perché era figlia di un ristoratore famoso, storico proprietario del ristorante “Bano” sul lungomare. Nell’omelia don Vittorio Mencucci ha parlato della figura della madre “che dà vita e amore” in un contesto in cui “consumismo e alcuni stili di vita mettono da parte i sentimenti”. Poi una folla composta ha atteso che la cassa fosse portata fuori dalla chiesa.

E’ la sesta bara bianca di una serie di funerali che ha toccato Senigallia (dove abitavano Emma Fabini, 14 anni, e Daniele Pongetti, 16), ma anche Frontone (il paese di Mattia Orlandi, 15 anni), Marotta (Asia Nasoni, 14 anni) e Fano, dove oggi, in contemporanea con Eleonora, è stato dato l’ultimo saluto a Benedetta Vitali, 15 anni, liceale e promessa del volley, sport sempre amato dai giovanissimi e ora tanto popolare grazie alle vittorie della Nazionale femminile: per lei maglia della squadra Virtus Pallavolo poggiata sulla bara e la chiesa di Santa Maria del Carmine stracolma di gente, tantissimi giovani, in lacrime. Migliorano i feriti: ormai sono tutti fuori dalle terapie intensive e uno solo è in prognosi riservata.