Elezioni, “no gay, no migranti, no utero in affitto, no cannabis”: il volantino di un prete…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Settembre 2022 - 09:55 OLTRE 6 MESI FA
Elezioni, "no gay, no migranti, no utero in affitto, no cannabis": il volantino di un prete...

Elezioni, “no gay, no migranti, no utero in affitto, no cannabis”: il volantino di un prete… FOTO ARCHIVIO ANSA

“Qui occorre scegliere partiti che condividano la nostra esperienza religiosa e possiamo essere liberi di professare la nostra fede. Devono anche rispettare il crocifisso come segno religioso e culturale. Occorre scegliere un partito che non sia fra quelli che promuovano il ddl Zan, un decreto liberticida”. E’ un passo del volantino di otto pagine firmato da un arciprete di Sona (Verona), e diffuso in parrocchia.

Il prete e le elezioni

Il prete non nasconde le motivazioni che lo hanno indotto a dare suggerimenti elettorali ai suoi fedeli. “In occasione del prossimo diritto e dovere di recarsi alle urne e nella confusione che regna sovrana in questi tempi – è l’incipit del documento – abbiamo riflettuto e ritenuto indispensabile non lasciare senza consiglio chi a noi si è rivolto, imbarazzato per quanto si dovrà compiere domenica 25 settembre“.

“No gay, no migranti, no utero in affitto, no cannabis”

Il sacerdote non ha dubbi sulla scelta da fare. “Diventa importante cercare almeno quei partiti che difendono la vita, che sono contro la violenza ai bambini, che non aprano all’utero in affitto, che non approvino legalizzazioni di droghe leggere e quindi la coltivazione della cannabis con la scusa di far del male alla mafia: occorre scegliere partiti – rileva – che difendano la sacralità della famiglia, cellula fondamentale della società”. Nessuno spazio, dunque, a chi equipara “ad altri tipi di famiglie, chiamando le unioni civili matrimoni e attualmente matrimoni egualitari quelli che dovrebbero nascere da ‘diritti civili’ circa i matrimoni che poi sono unioni civili fra persone dello stesso sesso”. In più il sacerdote sottolinea che occorre “fare una scelta che difenda il valore della vita nel suo nascere e nel suo morire, che ci sia attenzione al valore della solidarietà e dell’accoglienza evitando la tratta di ‘nuovi schiavi’ favorendo l’immigrazione di massa“.