Elia Bavaresco muore di infarto a 24 anni: stroncato nel sonno

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Giugno 2016 - 14:51 OLTRE 6 MESI FA
Elia Bavaresco muore di infarto a 24 anni: stroncato nel sonno

Elia Bavaresco muore di infarto a 24 anni: stroncato nel sonno

TREVISO – Si è addormentato sabato sera dopo una serata con gli amici e non si è più risvegliato. Elia Bavaresco, un ragazzo di appena 24 anni, è morto di infarto nel letto della sua casa a Gorgo al Monticano, nella provincia di Treviso. A trovare il corpo senza vita del ragazzo il padre, che alle 16,30 di domenica 12 giugno ha tentato invano di svegliarlo: Elia era già morto. Le autorità sospettano un infarto ma un sul corpo del giovane è stata disposta l’autopsia.

Claudia Stefani su La Tribuna di Treviso scrive che Elia Bavaresco aveva sempre goduto di buona salute e solo un paio di mesi fa era stato sottoposto ad un piccolo intervento chirurgico, che non aveva nulla a che fare col cuore:

“Sabato sera il giovane era uscito di casa per incontrarsi con gli amici ed andare tutti insieme ad una festa. Era rientrato molto tardi e aveva trascorso la domenica mattina e buona parte del pomeriggio a dormire nella sua stanza. Nessuno dei familiari si era allarmato: Elia era solito fare tardi con la compagnia di amici il sabato sera ed alzarsi a metà pomeriggio della domenica. Il giovane era in casa con il padre, mentre la madre era fuori casa. Verso le 16.30 quindi, il padre era andato in camera a svegliarlo, ma non aveva ricevuto alcuna risposta: Elia era già morto

Immediata la richiesta di soccorso, con un’ambulanza del Suem 118 che si è precipitata a casa Bavaresco a Navolè. Medico e infermieri hanno tentato disperate manovre di rianimazione ma subito è parso chiaro che ormai non c’era più nulla da fare: Elia era morto, forse a causa di un infarto, mentre dormiva. Il corpo del giovane si trova ora all’obitorio dell’ospedale di Oderzo in attesa dell’esame autoptico dal quale si attende il perché di una morte così improvvisa e tragica. I genitori si sono chiusi nel loro comprensibile dolore, attorniati dai familiari più stretti. Un paio di mesi fa, il ragazzo aveva subito un intervento chirurgico alla testa, considerato dai medici un’operazione “di routine”, dal quale si era ripreso perfettamente”.