La procura di Roma: “In Vaticano sanno la verità su Emanuela Orlandi”

Pubblicato il 2 Aprile 2012 - 17:56 OLTRE 6 MESI FA

(Foto Lapresse)

ROMA – In Vaticano qualcuno sa la verità sulla fine di Emanuela Orlandi. A dirlo non sono i fratelli della quindicenne scomparsa a Roma nel 1983, che da anni rivolgono appelli attraverso la trasmissione Chi l’ha visto? e organizzano manifestazioni. Stavolta lo dice la procura di Roma. Gli inquirenti hanno parlato a proposito dell’inchiesta sul presunto rapimento della figlia di una dipendente della Santa sede, scomparsa il 22 giugno del 1983.  All’interno delle mura Leonine, secondo chi indaga, ci sarebbero personaggi ancora in vita che conoscono i misteri legati alla scomparsa di Emanuela.

Per gli inquirenti è certo che nella vicenda ebbero un ruolo alcuni esponenti della banda della Magliana forse già nel rapimento della ragazza (avvenuta il 22 giugno del 1983), ma più probabilmente nella gestione successiva. Nell’ inchiesta risultano indagati Sergio Virtù, Angelo Cassani, detto ‘Ciletto’, Gianfranco Cerboni, detto ‘Gigetto’: tutti soggetti che hanno fatto parte della Banda attiva a Roma tra gli anni ’70 e ’80. Gli indagati sono stati individuati sulla base di una serie di riscontri oltre che dalle dichiarazioni di pentiti della banda. A dare impulso alle indagini furono alcune dichiarazioni fatte da Sabrina Minardi, ex compagna di Enrico De Pedis, finita anch’essa sotto in chiesta alla luce di affermazioni apparse contraddittorie.

Il caso della Orlandi è tornato all’attenzione della politica dopo l’interrogazione al ministro dell’Interno Cancellieri sulla sepoltura del boss De Pedis all’interno della chiesa di Sant’Apollinare a Roma. De Pedis, secondo le ultime tracce seguite dall’inchiesta, sarebbe stato coinvolto nel rapimento. Personaggio di spicco della Banda, la salma di De Pedis venne tumulata nella basilica romana su autorizzazione del Comune e con il nulla osta del cardinal Poletti. Non sarebbe intenzione degli inquirenti che indagano sulla scomparsa di Emanuela aprire la tomba dove è seppellito De Pedis.

“La posizione dei pm, secondo cui personalità vaticane conoscerebbero la verità su Emanuela è importantissima. Ora mi aspetto una risposta dal Vaticano: questo silenzio sta diventando imbarazzante”. Così Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, commenta le ultime notizie sul caso. Quanto al fatto che i pm non intendono aprire la tomba di De Pedis, ”mi stupisce perché prima le intenzioni erano differenti, ma non ho mai pensato che lì ci fosse il corpo di Emanuela”.