Emergenza maltempo in Campania, strade di fango: sfollati a Sarno, scuole chiuse a Caserta e Salerno

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Settembre 2020 - 08:58 OLTRE 6 MESI FA
emergenza maltempo in Campania, strade di fango: sfollati a Sarno, scuole chiuse a Caserta e Salerno

Emergenza maltempo in Campania, strade di fango: sfollati a Sarno, scuole chiuse a Caserta e Salerno (Fonte Ansa)

In Campania da domenica pomeriggio è scattata l’emergenza maltempo. Strade di fango a causa delle forti piogge, molti sfollati e scuole che oggi rimangono chiuse.

Emergenza maltempo in Campania. È scattata l’evacuazione per le famiglie che risiedono in una parte del centro storico e in via Bracigliano a Sarno (Salerno). Il provvedimento in seguito agli smottamenti avvenuti domenica pomeriggio che hanno portato a valle fango e detriti. Centinaia di persone costrette a lasciare a scopo precauzionale, le proprie abitazioni. 

A Sarno, comune che nel 1998 fu colpito da una tragica frana, la pioggia ha provocato smottamenti che sono venuti a valle dalla collina recentemente colpita da un vasto incendio. “Stiamo sulle terribili conseguenze degli incendi”, ha scritto sui social il primo cittadino, annunciando l’inizio dell’evacuazione.

Scuole chiuse in molti comuni

Scuole chiuse lunedì a Caserta. Lo annuncia il sindaco Carlo Marino firmando un’ordinanza per la chiusura delle scuole comunali dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado nella giornata del 28 settembre, “per consentire la verifica degli edifici e delle aree a verde degli istituti”. 

Scuole chiuse anche a Salerno e Angri, ma anche a Ischia, Bacoli, Baronissi, Mercogliano e Montoro. 

Danni in Irpinia, allagato centro Monteforte Irpino

Forti disagi e danni anche ad Avellino e provincia in seguito alle forti piogge che si sono abbattute su tutta la Campania. Desta preoccupazione la situazione a Monteforte Irpino dove un fiume di fango e detriti ha colpito il centro dell’Avellinese trascinando anche alcune auto. Strade allagate anche ad Avellino, a Celzi di Forino, ad Atripalda. (Fonti Ansa e Agi).