Emily Formisano, morta anche mamma Renata Dyakowska dopo 40 giorni di agonia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Febbraio 2019 - 19:53| Aggiornato il 14 Febbraio 2019 OLTRE 6 MESI FA
Emily Formisano, morta anche la mamma Renata Dyakowska dopo 40 giorni di agonia

Emily Formisano, morta anche mamma Renata Dyakowska dopo 40 giorni di agonia (foto Ansa)

MODENA – Non ce l’ha fatta mamma Renata Dyakowska. La donna che insieme alla figlia di 8 anni Emily Formisano si era schiantata con lo slittino sulle piste del Corno di Renon, in Alto Adige, il 4 gennaio scorso è morta dopo 40 giorni di agonia nell’ospedale di Modena. Madre e figlia avevano sbagliato pista ed erano finite su una nera per gli sci, perdendo il controllo dello slittino e schiantandosi violentemente contro un albero.

La donna, 38enne di Reggio Emilia, di origine polacca, era stata trasferita a fine gennaio nella terapia intensiva del Policlinico di Modena, sia per ottenere un riavvicinamento a casa sia per le specifiche competenze del reparto nel trattare le patologie che aveva riportato. Nonostante tutte le terapie messe in atto, le sue condizioni non sono mai migliorate ed è morta nelle prime ore della mattina del 13 febbraio.

L’incidente avvenne il 4 gennaio sulle piste del Corno del Renon nelle Alpi sarentine in Alto Adige, dove la famiglia era arrivata per trascorrere una settimana bianca. Mentre il padre stava sciando e le aspettava a fine pista, madre e figlia, a bordo della slitta, sbagliarono direzione e, invece di imboccare la pista riservata, finirono su una pista da sci ‘nera’, molto ripida e proibita a chi pratica lo slittino.

Dopo il primo muro, che ha una pendenza del 40%, presero velocità e si schiantarono contro un albero. La piccola morì sul colpo, mentre la madre, che subì un politrauma, venne intubata e portata in ospedale a Bolzano, da dove, poi, è stata trasferita a Modena. L’incidente, peraltro, ha creato numerose polemiche in Alto Adige perché il cartello all’inizio della pista, che vietava agli slittini di percorrerla era solo in lingua tedesca, mentre quello più chiaro, con il simbolo di divieto alle slitte, si trovava più in basso, a circa cento metri dalla partenza della ‘nera’, quando però la discesa fatale della piccola Emily e di sua mamma Renata era già cominciata.