E’ morto il patron di Miss Italia Enzo Mirigliani

Pubblicato il 26 Settembre 2011 - 14:48 OLTRE 6 MESI FA

Enzo Mirigliani (Foto LaPresse)

ROMA – E’ morto il Patron di Miss Italia Enzo Mirigliani nel Policlinico Gemelli, a Roma, dove era ricoverato da alcuni giorni.

Era nato il 22 aprile 1917 a Santa Caterina sullo Jonio (Catanzaro) e si è occupato di concorsi di bellezza dal 1953; quattro anni dopo, a Trento, è entrato a far parte di Miss Italia, diventandone il responsabile nel 1959, prendendo l’eredità dal creatore del Concorso Dino Villani.

Al momento della morte di Mirigliani erano presenti la moglie Rosy, le figlie Rosaria e Patrizia e il nipote Nicola. I funerali del patron di Miss italia si svolgeranno mercoledì alle ore 15 a Roma nella basica di santa Maria del Popolo in piazza del Popolo. Lo rende noto l’ufficio stampa del concorso di bellezza.

Enzo Mirigliani, terzo di sei fratelli, era nato a Santa Caterina sullo Jonio (Catanzaro) il 22 aprile 1917 e, poco più che diciassettenne, si era arruolato volontario nell’Esercito dove rimase fino al 1952. Ha combattuto anche in Africa dove, a El Alamein, ha partecipato alle vicende che videro protagonista il generale Rommel.

Sposato da 64 anni con Rosy Ragno, conosciuta a Trento, dove si trovava la sua caserma, ha due figlie, Rosaria e Patrizia. Quest’ultima lo ha affiancato nella sua attività per poi sostituirlo, dieci anni fa, anche se non ha mai rinunciato ai suoi consigli.

Enzo Mirigliani si è occupato di concorsi di bellezza dal 1953 dopo essersi dedicato, a Trento, con la moglie, ad una casa di moda. Nel 1957 gli viene affidata l’organizzazione di Miss Italia nel Trentino Alto Adige e due anni dopo diventa patron del concorso, ereditandolo da Dino Villani, creatore della manifestazione nel 1939. La prima reginetta di Mirigliani, eletta a Ischia, è stata Marisa Jossa, napoletana, mamma di Roberta Capua, Miss Italia 27 anni dopo, nel 1986.

Di Miss ne ha elette 50, tanti sono gli anni che in pratica l’hanno visto alla guida della manifestazione. Di candidate – si calcola – ne ha selezionate almeno un milione, tutte ragazze della porta accanto, slogan tutto suo, una specie di bandiera del concorso, cioè normali, non dive o top model, ma comuni, come le dattilografe, le commesse, le impiegate, le studentesse che si incontrano sul pianerottolo di casa. Mirigliani le ha portate tutte in passerella, “principesse di un giorno” o, almeno, di un anno.

Nel 1990, su suggerimento di Maurizio Costanzo, ha abolito le canoniche misure delle miss (90-60-90) e, quattro anni dopo, ha aperto il concorso alle donne sposate e alle mamme, oltre che a quelle straniere con cittadinanza italiana. Scalpore ha fatto nel 1996 l’elezione di Denny Mendez, unica miss di colore. “Denny ha diviso l’Italia”, scrissero i giornali (“non rappresenta la bellezza italiana”), ma altri sottolinearono: “Mirigliani sorprende ancora una volta e anticipa i tempi. Con Denny il Concorso ha abbattuto un’altra barriera”, oppure: “la vittoria della Mendez è la vittoria di Enzo Mirigliani”.

In ricordo del padre, emigrato negli Usa, ha ideato nel ’91 Miss Italia nel Mondo per le ragazze di origini italiane residenti all’estero. Le finali dei suoi due concorsi vengono trasmesse in tv in tutti i continenti.