Epatite acuta di natura non conosciuta nei bambini, al 22 aprile sono giunte in Italia in totale 11 segnalazioni che fanno riferimento a pazienti individuati in diverse Regioni italiane (Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana e Veneto). Il ministero previene le parole dei No vax in agguato, spiegando in una nota che non esiste alcuna correlazione con il vaccino anti-Covid 19.
Epatite acuta nei bambini: nessun relazione con il vaccino anti-Covid 19
Il ministero della Salute ha inviato una circolare alle regioni, alle strutture sanitarie e ai medici. Solo due sono i casi confermati di epatite acuta. Gli altri sono ancora in fase di studio. E a solo un bambino è stato eseguito un trapianto. Una positività per Adenovirus o per SARS-CoV-2 è stata invece riportata solo in 2 casi sospetti. “Il ruolo degli Adenovirus in queste forme ipotizzato in Uk, non è però confermato”.
“Non è stato identificato alcun legame con il vaccino anti Covid-19 – spiega la nota – e un questionario somministrato ai casi, su alimenti e abitudini personali, non ha identificato alcuna esposizione comune. Sebbene le indagini di laboratorio abbiano escluso in tutti i casi un’eziologia virale di tipo A, B, C, D ed E, le autorità sanitarie del Regno Unito considerano l’ipotesi infettiva la più probabile, dato il quadro epidemiologico e le caratteristiche cliniche dei casi. Sono state avviate, e sono in corso, anche indagini tossicologiche”.
Ogni anno, spiegano fonti sanitarie, ci sono casi di epatiti la cui origine non è nota. E’ però la frequenza di queste segnalazioni che ha fatto scattare l’allerta. Casi di epatiti di origine non note sono stati segnalati anche in Scozia, Inghilterra, Spagna, Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi e Stati Uniti.
Il commento di Massimo Galli
Massimo Galli, infettivologo e già presidente della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali), commentando i casi di epatiti segnalati, nella giornata di ieri, all’Ansa ha detto: “Immagino nel prossimo futuro emergeranno altri casi. A causarle potrebbe essere un virus che finora non abbiamo inquadrato. Trattandosi di bambini, se vi dovesse essere una trasmissione virale, penserei a una di tipo orofecale. Mentre sono da escludere legami con il Covid e con il vaccino” .
Galli spiega infatti che è “davvero molto improbabile (..) che sia implicato il nuovo coronavirus. In alcuni bambini è stato rilevato ma in molti altri non sono risultati esserci evidenze di positività attuale al Sars-Cov-2. Non è fra l’altro emersa una conferma sierologica dell’infezione avvenuta in precedenza. E non è un effetto collaterale da vaccino anti Covid. Molti dei colpiti sono sotto i 5 anni, e in questa fascia di età non sono vaccinati per definizione”.
La forma sembra virale. Secondo Galli “è poco probabile che siano epatiti tossiche. Queste sono in genere iperacute e la correlazione con cibo ingerito o con farmaco assunto è più facile da individuare”.
Quali sono i sintomi da monitorare
I sintomi di un’epatite acuta da monitorare sono insorgenza di nausea e vomito, urine scure, sclere gialle e febbre. Non bisogna però dichiarare allarme al primo malessere, anche perché sono comunque forme molto rare.