Epifania. A Milano sequestrati 400 mila giocattoli contraffatti

Pubblicato il 6 Gennaio 2017 - 16:27 OLTRE 6 MESI FA
Giocattoli

Giocattoli

MILANO – Oltre 400 mila giocattoli contraffatti per un valore stimato sul mercato di circa 1 milione e mezzo di euro sono stati sequestrati dalla Polizia locale di Milano, che ha presentato l’operazione in una conferenza stampa.

La merce è stata sequestrata in un magazzino in zona Stephenson, alla periferia Nord Ovest della città, ma i primi controlli degli agenti sono avvenuti nella zona di via Sarpi, la Chinatown di Milano.

Un negozio in zona Sarpi, infatti, esponeva merce pericolosa. Così dopo altre verifiche, gli agenti del Nucleo anti abusivismo, sono risaliti ad un magazzino che risultava nelle disponibilità del proprietario del negozio. Nel magazzino sono stati ritrovati centinaia di scatoloni con dentro principalmente giocattoli contraffatti e pericolosi per la salute.

I prodotti non avevano documentazione fiscale che ne attestava l’acquisto sul territorio dell’Unione europea, né l’etichettatura indicante il fabbricante o ogni altra informazione utile ad identificare il prodotto (composizione, precauzioni d’impiego, avvertenze ecc.) e molti sono risultati inseriti nel sistema di allerta consumatori ‘Rapex’, una piattaforma condivisa dalle polizie europee dove vengono segnalati giocattoli, cosmetici, elettrodomestici che presentano rischi per la salute e per la sicurezza di chi li acquista.

Tra i giocattoli più pericolosi sequestrati ci sono puntatori laser dannosi per la vista, palline che contengono liquidi infiammabili o nocivi, peluches che si scaldano e poi possono provocare scariche elettriche e bastoni per selfie con alto contenuto di paraffina. Il titolare del negozio, un cittadino cinese, è stato denunciato a piede libero, in qualità di produttore e importatore della merce, per contraffazione (che prevede la reclusione fino a 2 anni e multa di 200 mila euro), ricettazione (che prevede reclusione fino a 6 anni) e per aver messo in vendita prodotti pericolosi in violazione ai divieti del Codice del consumo (che prevede arresto da 6 mesi a 1 anno e ammenda da 10 mila e 50 mila euro).