Erich Priebke, funerale clerico-nazista sospeso. Scontri tra estremisti: 2 fermi

di Elisa D'Alto
Pubblicato il 15 Ottobre 2013 - 18:02| Aggiornato il 16 Ottobre 2013 OLTRE 6 MESI FA
Erich Priebke, funerale clerico-nazista sospeso. Scontri tra estremisti: 2 fermi

Gruppi neo-nazisti ai funerali di Priebke (foto Ansa)

ROMA – Per Erich Priebke, alla fine, un funerale clerico-nazista a metà. Culminato in scontri tra estremisti di destra e manifestanti, tra botte e lanci di bottiglie, mentre la polizia lanciava lacrimogeni. Sono intervenuti anche i blindati. Dopo che il prefetto ha ordinato la sospensione delle esequie la tensione fuori dell’istituto Pio X della confraternita dei padri Lefebvriani di Albano Laziale è salita alle stelle. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti in assetto antisommossa, che hanno riportato la calma.

Due persone sono state fermate dalle forze dell’ordine a seguito degli scontri. Si tratta di un militante di estrema destra e di un manifestante di sinistra le cui posizioni sono ora al vaglio degli inquirenti.

La salma dell’ex gerarca nazista ha lasciato la chiesa di San Pio X a bordo di un furgone blu, che è entrato da un accesso secondario per poi uscire dopo aver caricato la bara con la salma. Il furgone si è poi diretto all’aeroporto militare di Pratica di Mare, che si trova a circa 30 chilometri da Roma.

Esequie ad Albano laziale, a “casa” dei lefebvriani in forma privata. Funerale clerico perché officiato in latino dall’ala cristiana dissidente, sempre più lontana dalla Chiesa, i reazionari, conservatori lefebvriani. Funerale nazista per via della rivendicazione orgogliosa del nazismo da parte del defunto e degli astanti, compresi quei 5 o 6 militanti di Militia, estrema destra, che hanno voluto salutare l’ex SS salvo poi essere allontanati dalla chiesa.

Rito ad Albano tra le polemiche, la sollevazione di alcuni cittadini che si è manifestata anche con calci al feretro, e cremazione a Roma. La salma, infatti, tornerà nella capitale per essere incenerita, un ulteriore passaggio della vicenda che lancerà, inevitabilmente, un’altra questione e altre polemiche: che ci si farà delle ceneri?

Alle 17,30 la salma arriva nella chiesetta dei lefebvriani: i manifestanti portano striscioni con scritte come “Priebke boia”, alcuni protestano, vengono allontanati, la polizia vigila e presidia. Ci sono anche i neonazisti venuti per l’occasione: fanno il saluto romano e giù altri cori di protesta e altri momenti di tensione. Qualcuno allunga calci alla macchina che trasporta il feretro, altri gridano “Assassini”. C’è chi tenta di aggredire un sacerdote lefebvriano, fermato in tempo dalla polizia.

In questo clima il feretro entra nella chiesa, all’interno pochissime e selezionate persone. Ma la funzione viene interrotta: il prefetto di Roma vieta a un gruppo di militanti di entrare in chiesa, ennesimo parapiglia, e il sacerdote blocca tutto, subito dopo arriva lo stop ufficiale del prefetto.

Il prefetto fa sapere che è stata proprio la famiglia a chiedere una cerimonia ad Albano laziale. E dopo la cerimonia? Cosa seguirà alla cremazione a Roma, dove verranno infine sistemate le ceneri? Il forno crematorio del cimitero romano di Prima Porta martedì sera sarà tenuto operativo “oltre il normale orario di chiusura”, dicono all’Ansa fonti vicine al Campidoglio circa la possibilità di cremare il cadavere di Erich Priebke. Resterebbe comunque aperta la possibilità di “non concedere il rientro della salma a Roma”.

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