Erminia Muscolino, biologa siciliana respinta dal Friuli: “Figurati se andiamo a prendere una da Palermo”

di Antonella del Sordo
Pubblicato il 12 Febbraio 2019 - 09:20| Aggiornato il 18 Marzo 2021 OLTRE 6 MESI FA
Erminia Muscolino, biologa siciliana respinta dal Friuli: "Figurati se andiamo a prendere una da Palermo"

Erminia Muscolino, biologa siciliana respinta dal Friuli: “Figurati se andiamo a prendere una da Palermo” (foto Facebook)

PALERMO  –  Una mail partita per errore, mortifica un’aspirante ricercatrice del sud, che, almeno sulla carta, ha i titoli per per ambire ad una candidatura al nord. Il centro di ricerca di Pordenone si giustifica con la studentessa di Palermo, sostenendo che la scelta di non selezionare candidati fuori regione è dettata dall’entità della borsa di studio. Che non consentirebbe una retribuzione adeguata per chi viene da lontano.  Ma l’accaduto, sa un po’ di quei cartelli degli anni 70 che  fuori dalle porte recitavano “non si affittano le case a studenti meridionali”. 

“Figurati se andiamo a prendere una da Palermo”: questa la motivazione per cui Erminia Muscolino, laureata in biologia e specializzanda in biotecnologia medica, sarebbe stata respinta da un centro di ricerca di Pordenone. Parole contenute in una email evidentemente partita per errore. 

La denuncia arriva dalla stessa Muscolino, 30 anni, di Ficarazzi (Palermo), che all’Ansa ha detto: “Prima di terminare un altro corso di alta formazione in ricerca chimica missione Cra che sto seguendo ho mandato vari curricula in centri in Italia che si occupano di ricerca clinica fra cui uno l’ho spedito in provincia di Pordenone in Fvg, naturalmente essendo disponibile ad andare fuori anche a titolo gratuito, e per sbaglio ho ricevuto una risposta da questa struttura dove c’era scritto: ‘già ricevuta anche io…. Figurati se andiamo a prendere una da Palermo’. Era una comunicazione interna arrivata a me per errore come ho potuto appurare essendo la mail indirizzata ad un’altra persona ma che faceva riferimenti alla mia richiesta. Ho letto incredula quella farse discriminatoria che parla da sola e sono rimasta allibita e dispiaciuta da tale affermazione”. 

A quel punto Muscolino ha acceso il pc e ha risposto: “Riscontro la sua mail sicuramente pervenutami per errore con poche ma sentite battute: sorvolando sui possibili profili penali che potrebbero desumersi dalle sue parole, palesemente discriminatorie per i palermitani, io volevo solo ringraziarla. Ho capito che questo centro non fa per me. A Palermo abbiamo menti libere, aperte e scevre da ogni pregiudizio, non credo potrei esprimere al meglio le mie potenzialità professionali ed umane collaborando con persone con la mente ristretta, chiusa ed evidentemente corrotta da stupidi pregiudizi. Pertanto chiedo di non tenere conto della mia candidatura”.

La risposta dal Friuli Venezia Giulia non si è fatta attendere: “Non c’è nulla di male nella provenienza da Palermo e il suo atteggiamento belligerante non ha proprio senso. Il punto è che non possiamo offrire contratti economicamente vantaggiosi per disposizione della legge Madia ma solo borse di studio eventuali e non sufficienti a garantire una posizione per qualcuno che viene da lontano. Ecco perché non consideriamo persone geograficamente lontane”.

Replica Muscolino: “Considero queste parole un modo banale per giustificare la mail precedente. Per il futuro spero e lo dico a nome di tanti ragazzi come me di non ricevere lettere come queste. Siamo in molti disponibili a lasciare la propria terra per andare a lavorare anche se vorremmo trovare un’occupazione nella nostra regione”.