Esame Maturità, la seconda prova scritta ci sarà (tutte le novità). Ieri gli studenti, oggi i presidi e i consigli d’istituto. Il mondo della scuola insorge contro la seconda prova scritta alla maturità. Prova che secondo l’ordinanza del ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi, si svolgerà il 23 giugno.
Esame Maturità, seconda prova scritta ci sarà (le novità)
E sarà diversa per ciascun indirizzo perché predisposta dalle singole commissioni d’esame. Gli studenti hanno già annunciato che scenderanno in piazza per dire no alla nuova maturità. Quelli di Roma si sono dati appuntamento per venerdì con un corteo che si concluderà proprio davanti al ministero.
L’Associazione Nazionale Presidi (Anp) chiede a Bianchi di “ripensarci” e senza indugi di eliminarla. Dal Coordinamento dei presidenti del Consiglio di istituto di Roma e del Lazio viene bollata come “l’ingiusta maturità”, perché alla normalità, concetto espresso in più occasioni dal ministro, “si ritorna con i fatti quelli concreti, non a parole mettendo sulla carta un esame di maturità che è una beffa”.
Seconda prova scritta: decide la singola Commissione d’Esame
L’Ordinanza prevede che l’Esame sia costituito da una prova scritta di italiano, da una seconda prova sulle discipline di indirizzo, predisposta dalle singole commissioni d’Esame, e da un colloquio. Per cui, verosimilmente, latino al Classico e matematica allo Scientifico.
La sessione d’Esame avrà inizio il 22 giugno 2022 alle 8.30, con la prima prova scritta di italiano, che sarà predisposta su base nazionale. La prova proporrà sette tracce con tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.
Il 23 giugno si proseguirà con la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che avrà per oggetto una sola disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. Le discipline saranno comunicate al termine dell’iter formale delle Ordinanze.
La seconda prova sarà predisposta dalle singole commissioni d’Esame, per consentire una maggiore aderenza a quanto effettivamente svolto dalla classe e tenendo conto del percorso svolto dagli studenti in questi anni caratterizzati dalla pandemia.
Colloquio con tesina
È previsto, poi, il colloquio, che si aprirà con l’analisi di un materiale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un problema, un progetto) che sarà sottoposto al candidato.
Nel corso del colloquio il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline e di aver maturato le competenze di Educazione civica; analizzerà poi, con una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze fatte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento.
La commissione sarà composta da sei commissari interni e un Presidente esterno. La valutazione finale resta in centesimi. Il credito scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 40 punti (12 per il terzo anno, 13 per il quarto, 15 per il quinto).
Prove Invalsi non valgono per l’Esame
Le prove scritte peseranno fino a 40 punti, il colloquio fino a 20. Si potrà ottenere la lode, con deliberazione all’unanimità della Commissione. La partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che pure saranno svolte, e lo svolgimento dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento non costituiranno requisito di accesso alle prove.