Maturità a prova di hacker, ma è già un flop. Piano B: il codice in onda sul Tg1

Pubblicato il 19 Giugno 2012 - 10:06 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Quest’anno la Maturità si fa 2.0 ma alla vigilia della prima prova la tensione è alta: il super-cervellone del ministero è andato in tilt per l’utilizzo di una nuova applicazione, chiamata “Commissioneweb”. Non è stato possibile inserire i nomi delle commissioni, né mettere online i verbali delle riunioni plenarie per le scuole del Lazio e della provincia di Firenze. Il ministero assicura che il problema è in via di risoluzione e che il canale commissioni non è quello che sarà utilizzato per far arrivare le tracce delle prove scritte. Sono inoltre previsti un “piano B e C” in caso di imprevisti. Ma c’è chi parla già di un mezzo flop.

Emblema della segretezza è il cosiddetto “plico telematico”: il contenuto delle prime due prove scritte si conoscerà, infatti, con l’apertura del plico alle 8:30 di domani mattina. Escogitato a prova di hacker  si apre solo attraverso un algoritmo di 25 cifre per decifrare il quale sono necessari due codici: il primo è stato inviato via mail alle scuole venerdì, il secondo è stato creato da un supercervellone custodito nel bunker del ministero dell’Istruzione e sarà inviato alle scuole domani mattina pochi minuti prima delle 8:30.  Sono soltanto 8 le persone che hanno accesso alle “segrete” del ministero dove si lavora per le tracce della maturità. Tre quelle che hanno accesso al computer di servizio, scollegato dalla rete internet centrale. I carabinieri controllano la stanza 24 ore su 24 con l’ausilio di telecamere a circuito chiuso. Ad ogni modo, “un hacker impiegherebbe tre anni ad aprire la chiave”, fanno sapere dalla direzione generale per i sistemi informativi del dicastero.

Ma che succede se qualcosa va storto? Il codice di decrittazione dell’algoritmo verrà trasmesso in onda sul Tg1 alle 8:30 di domattina: il codice alfanumerico passerà più volte come sottopancia o sul televideo. In alternativa è possibile collegarsi al sito del ministero. Il presidente di commissione che non riuscirà, per qualsiasi motivo, a stampare il testo contenuto nel plico, contatterà un nucleo di supporto territoriale e segnalerà l’esigenza di ricevere il testo in modalità alternative: fax, buste, ecc. Interverrà così la solita gazzella dei carabinieri che porteranno il pezzo di carta custodito nella cassaforte della prefettura.