Etna torna a sbuffare: esplosioni e fumo dal nuovo cratere Sud-Est

di redazione Blitz
Pubblicato il 21 Maggio 2020 - 17:55 OLTRE 6 MESI FA
Etna torna a sbuffare: esplosioni e fumo dal nuovo cratere Sud-Est

Etna torna a sbuffare: esplosioni e fumo dal nuovo cratere Sud-Est (Foto Ansa)

CATANIA – L’Etna torna a sbuffare: una nuova attività stromboliana dal nuovo cratere di Sud-Est è stata rilevata dalle reti di monitoraggio dell’Ingv Catania.

Ha prodotto una modesta nube di cenere che i venti disperdono in quota. Contestualmente è presente l’attività esplosiva al cratere della Voragine con periodica emissione di cenere che si disperde rapidamente in prossimità dell’area sommitale.

Non si riscontrano variazioni importanti dell’ampiezza del tremore vulcanico e dell’attività infrasonica, la cui sorgente è localizzata al Nuovo Cratere di Sud-Est.

Le deformazioni del suolo non mostrano nuove variazioni significative. (Fonte: Agi)

Etna, la colata lavica del 19 aprile

Una colata lavica sommitale è stata emessa la mattina di domenica 19 aprile. Lo rende noto l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo (Imgv-Oe) di Catania, che evidenzia “la presenza di due modesti flussi lavici sommitali dal Nuovo Cratere di Sud-Est, che al momento sono confinati sull’alto fianco orientale e meridionale del cono”.

L’attività è rimasta confinata in una zona sommitale e desertica del vulcano attivo più alto d’Europa non costituendo un pericolo per cose o persone e non impatta sull’operatività dell’aeroporto internazionale di Catania, limitata dall’emergenza coronavirus.

L’attività di fontana di lava si è gradualmente attenuata fino a cessare. Anche la cospicua emissione di cenere, che ha generato un pennacchio che si è innalzato fino a circa 5 chilometri di altezza dai crateri spinto verso i quadranti orientali del vulcano dai venti dominanti, si è poi rapidamente attenuato.

La colata che era stata osservata precedentemente, precisano gli esperti, è invece relativa ad un accumulo e successivo rotolamento sui fianchi del cono del Nuovo Cratere di Sud-Est di materiale piroclastico emesso durante le fontane di lava.

L’attività eruttiva era partita con l’avvio di una attività stromboliana al “cono della sella” del Nuovo Cratere di Sud-Est.

La cenere è ricaduta sul versante orientale del vulcano per la maggior parte in Valle del Bove e sono state segnalate ricadute di materiale fine anche sull’abitato di Zafferana.