ROMA – La fuga dal carcere di Rebibbia di Catalin Ciobanu, uno dei due detenuti evasi nei giorni scorsi a Roma, si è conclusa il 17 febbraio. Ciobanu si è costituito alla stazione dei carabinieri di Tivoli nella serata di mercoledì. Continuano invece le ricerche per Mihai Florin Diaconescu, il ventottenne che ha fatto perdere le sue tracce dopo la rocambolesca evasione dal penitenziario di Roma.
Andrea Palmiero, difensore di Catalin Ciobanu, ha commentato così la decisione del cittadino evaso da Rebibbia di consegnarsi ai carabinieri di Tivoli:
“Il mio assistito ha deciso di consegnarsi ai carabinieri perchè si è reso conto di aver fatto una sciocchezza ed era mortificato per quanto avvenuto”.
In base a quanto si apprende l’uomo ha deciso di recarsi dalle forze dell’ordine anche perché si sentiva braccato dai continui controlli che hanno riguardato anche un campo nomadi dove Ciobanu avrebbe trascorso la sua latitanza.
Catalin Ciobanu e Mihai Florin Diaconescu, di 33 e 28 anni, erano in carcere rispettivamente per omicidio e rapina con sequestro di persona. Gli identikit dei due criminali – considerati pericolosi – sono stati diramati a tutte le unità e sono finiti su siti e giornali.
La fuga è avvenuta nel reparto G11 del Nuovo Complesso del carcere romano, penitenziario che ospita tra l’altro da qualche mese nell’aula bunker il processo per Mafia Capitale. Nessuno dei due ha una condanna all’ergastolo. Il primo è stato condannato, in via non definitiva, per omicidio. Il secondo ha una condanna definitiva per rapina, legata in particolare a rapine in villa, con fine pena nel 2021. Ai due era stato permesso di lavorare in magazzino.