Confindustria, Diana Bracco a processo per evasione fiscale

Pubblicato il 9 Aprile 2010 - 17:32 OLTRE 6 MESI FA

Diana Bracco, vicepresidente di Confindustria e presidente del progetto speciale Expo 2015, è sotto processo a Milano con l’accusa di evasione fiscale assieme a un manager della Bracco Imaging spa, società che si occupa di diagnostica e che fa parte del gruppo farmaceutico, in relazione ad alcune fatture per operazioni in tutto o in parte inesistenti indicate in dichiarazioni dei redditi della società.

Davanti al giudice monocratico della seconda sezione penale Elisabetta Meyer, si è tenuta la prima udienza l’udienza, in seguito al decreto di citazione diretta a giudizio, che vede imputati in concorso Bracco e il manager Giovanni Conti. L’inchiesta condotta dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza e coordinata dal pm di Milano Alfredo Robledo é nata da uno stralcio dell’indagine cosiddetta “Oil For Food”.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, Bracco, in qualità di presidente del cda di Bracco Imaging, e Conti per “evadere le imposte sui redditi” avrebbero consentito alla società di indicare nelle dichiarazioni dei redditi “fatture per operazioni” in tutto o in parte “inesistenti” emesse dalla Kins medical & scientific supplies corporation. In particolare, l’accusa riguarda fatture per circa 124 mila euro iscritte nella dichiarazione presentata nel 2002, e relativa all’anno d’imposta 2001.

Questi fatti, a quanto si è appreso, sarebbero coperti da prescrizione me. Non risulterebbe prescritta invece, secondo l’accusa, l’evasione relativa a fatture per circa 21 mila euro indicate nella dichiarazione dei redditi presentata nel 2004 sull’anno d’imposta 2002. Secondo la difesa dell’imprenditrice, invece, tutta la vicenda sarebbe già prescritta.