Expo Milano, 20mila in piazza Duomo per concerto apertura e vip per Armani FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Maggio 2015 - 01:36 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Un concerto di apertura con oltre 20mila persone in piazza Duomo a Milano e una sfilata di ospiti vip per i 40 anni di carriera di Giorgio Armani. Alla vigilia dell’apertura dell Expo di Milano il 1° maggio, l’avventura inizia con Andrea Bocelli che dal palco di piazza Duomo intona “All’alba vincerò”. L’avvio, trasmesso in mondovisione, ha voluto mostrare il meglio dell’Italia (con alcune fra le arie d’opera più conosciute) e anche del sito, con un collegamento per mostrare ai telespettatori cosa offre Expo.

Sul palco Antonella Clerici, insieme a Paolo Bonolis, hanno fatto gli onori di casa per il pubblico a casa e quello presente in piazza, gli oltre tremila ospiti (fra cui la moglie di Matteo Renzi, Agnese, ma non il premier, politici come Debora Serracchiani e i ministri Maurizio Martina e Gian Luca Galletti, chef come Oldani, calciatori come Hernanes, l’ex Ct della nazionale Marcello Lippi) e gli oltre 20 mila, che hanno approfittato dello spettacolo gratuito in piedi, riempiendo piazza Duomo e anche parte della Galleria. Ovviamente presenti l’attuale sindaco Giuliano Pisapia e l’ex Letizia Moratti, che per prima ha voluto expo a Milano, l’attuale governatore Roberto Maroni e il suo predecessore Roberto Formigoni.

L’inizio è stato con Verdi. L’orchestra e il coro della Scala e dell’Accademia scaligera, dirette da Marco Armiliato, hanno eseguito l’ouverture dell’Attila. E Bocelli si è esibito (con le soprano Diana Damrau e Maria Luigia Borsi, il tenore Francesco Meli e il baritono Simone Piazzolla) in brani conosciuti come il brindisi della Traviata, ‘Di quella pira’ dal Trovato re, ‘E lucean le stelle’ da Tosca. Impossibile rinunciare al ‘Va’, pensiero’.

Sul palco è però salito anche il pianista cinese Lang Lang, ormai una star internazionale (che agli ultimi Grammy si è esibito insieme a Pharrel Williams) che oltre a un duetto con Bocelli ha suonato il rondò alla Turani Mozart e un brano del cinese Li Hunzhi. Il pianista ha anche accennato Nessun dorma con il pianoforte usato da Puccini per comporre Turandot. Aria cantata da Bocelli accompagnato dal l’orchestra e dal coro della Scala.

La serata è stata l’occasione per mostrare i padiglioni dell’esposizione e accendere, in collegamento, l’albero della vita, la struttura simbolo del padiglione italia. “Domani mattina alle 10 vi aspettiamo ha detto il commissario di EXPO Giuseppe Sala. Bis e fine trasmissioni con il più grande classico della canzone italiana, ‘O’ sole mio’.

Se in piazza Duomo un concerto riuniva i milanesi, alla vigilia dell’Expo la celebrazione dei 40 anni di carriera di Giorgio Armani ha portato Hollywood a Milano: Leonardo di Caprio che beve un drink con Hillary Swank, Paolo Sorrentino che inganna l’attesa per la sfilata chiacchierando con Isabelle Huppert, Raoul Bova che sistema il trucco a Maria Grazia Cucinotta.

Tante le star arrivate in città per festeggiare i suoi 40 anni di carriera e per assistere all’apertura del suo Silos e alla sfilata di una selezione di capi della sua linea di alta moda. Il più atteso, Leonardo di Caprio, è stato anche il più schivo, forse l’unico a non concedersi alla stampa. Dopo la visita al museo di Armani, l’attore di Wolf of Wall Street è rimasto in cortile a bere e chiacchierare con alcuni amici. Decisamente più disponibili colleghi come Hillary Swan, bellissima in un abito bustier con rose ricamate e “orgogliosa di partecipare a questa notte speciale”, la raggiante Cate Blanchett in tailleur pantaloni bianco, la sorridente Glenn Close in bianco.

Vulcanica come sempre Tina Turner, affabile il nuovo testimonial del marchio Chris Pine. Oltre alle star internazionali è arrivato il meglio del cinema italiano, da Paolo Sorrentino a Sergio Castellitto, da Raoul Bova a Pierfrancesco Favino, da Margherita Buy a Vittoria Puccini, da Luca Argentero ad Alba Rohrwacher. E poi le grandi Sofia Loren, per la quale “ogni appuntamento con Armani è unico”, e Claudia Cardinale che ha ricordato di vestire Armani fin dagli esordi. Tra i colleghi che hanno accolto l’invito di Armani Stefano Pilati e Tomaso Trussardi che, al fianco della moglie Michelle, ha ricordato che il successo della sua Maison si deve anche ad Armani, visto che per primo usò i guanti Trussardi per le sue sfilate.

(Foto LaPresse)