Lavoro all’Expo, 1500 euro al mese. Ma 8 su 10 rifiutano offerta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Aprile 2015 - 09:28 OLTRE 6 MESI FA
Expo, otto su 10 ci ripensano e rifiutano offerta di lavoro

Expo, otto su 10 ci ripensano e rifiutano offerta di lavoro

MILANO – Contratto di sei mesi. Di apprendistato. Con turni che prevedono anche la notte, il sabato e la domenica. Expo fa lavorare così, con uno stipendio che si aggira tra i 1300 e i 1500 euro al mese. Soldi che fanno comodo ma evidentemente non a tutti visto che, stando a quanto racconta per il Corriere della Sera Elisabetta Soglio, è stato abbastanza complicato trovare i 645 addetti delle zone di esposizione. Otto su 10, al momento di firmare, e dopo che avevano presentato domanda per quel lavoro e per quel lavoro erano stati scelti, non si sono presentati. 

Il lavoro in questione prevede che ognuno dei 600, a turno, sia responsabile di uno degli 84 settori della fiera e interagisca con la gestione centrale segnalando problemi e criticità. Non solo, i 600 devono fungere da punto di riferimento per i visitatori.

Ma la Manpower, l’agenzia interinale che doveva selezionarli, fa sapere di aver avuto non pochi problemi a scegliere i 600. Spiega Soglio che dei primi chiamati, al momento della firma, il 46% non si è presentato. E che si è dovuto procedere ad altre due selezioni prima di arrivare al numero necessario. In totale, quindi, l’80% dei chiamati dall’agenzia non si è presentata o ha declinato un’offerta per cui prima aveva presentato candidatura.

E non è un caso isolato. Soglio scrive:

Un allarme analogo era stato segnalato anche dall’agenzia interinale E-Work: in quel caso si trattava della ricerca di cuochi, camerieri e facchini: «Per avviare 2.500 persone nel settore del turismo ne abbiamo dovute visionare dieci volte tante». Per quanto riguarda Expo, il commissario unico Giuseppe Sala fa la tara: «Il dato ha stupito anche me. Ma forse molti di questi giovani hanno avuto nel frattempo altre offerte e comunque mi rendo conto che il lavoro temporaneo non dia le garanzie che invece vengono cercate».