Fabio Quagliarella denuncia “agente stalker”. Nelle lettere festini e camorra

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Febbraio 2015 - 12:23 OLTRE 6 MESI FA
Fabio Quagliarella denuncia "poliziotto stalker" che lo collegava alla camorra

Fabio Quagliarella (LaPresse)

NAPOLI – “Sì, mio figlio ha presentato numerose denunce per le lettere e i messaggi ricevuti”. A confermare l’accaduto è Vittorio, padre di Fabio Quagliarella, ascoltato ieri, 18 febbraio, durante il processo che vede imputato per stalking l’assistente capo in servizio presso la polizia postale di Napoli, Raffaele Piccolo. Una decina le persone erano finite nel mirino del “agente-stalker”, e tra questi proprio l’ex attaccante di Napoli e Juventus, ora in forza al Torino. Proprio lui fu oggetto di una serie di lettere anonime in cui si parlava di festini e di contatti con la camorra.

E’ il Mattino di Napoli ha raccontare la vicenda.

Ieri, per quasi quattro ore, è stato ascoltato come testimone il padre dell’attaccante. La prossima udienza, fissata a fine mese, prevede il controesame del teste e la fissazione di una nuova data, quando presumibilmente sarà chiamato a testimoniare proprio Fabio Quagliarella, vittima di stalking da parte del poliziotto napoletano.

Secondo le ricostruzioni investigative,

tutti i personaggi finiti nel mirino di Piccolo ricevevano finte accuse e foto ritoccate che arrivavano via mail ed sms. Poi, fingendosi loro amico, il poliziotto li contattava con una scusa promettendo di risalire all’artefice del tutto, riuscendo così ad ottenere in cambio numerosi benefit. Lettere, messaggi, accuse, insulti di ogni genere, minacce di morte per i parenti e foto false che ritraevano il malcapitato con i bambini: era questo ciò che usava Piccolo per intimidire Quagliarella e gli altri caduti nella sua rete, costringendoli poi a rivolgersi ad un esperto di indagini telematiche come lui. A quel punto diventava amico delle vittime, costruiva altri episodi condendoli con «verità» e cercava di ottenere benefici di ogni genere come, ad esempio, vacanze a Capri pagate da un imprenditore.