Fabrizio Corona esce dal carcere e torna ai domiciliari in attesa della Cassazione. “Necessita di cure”

di redazione Blitz
Pubblicato il 15 Aprile 2021 - 13:35 OLTRE 6 MESI FA
Fabrizio Corona esce dal carcere e torna ai domiciliari in attesa della Cassazione. "Necessita di cure"

Fabrizio Corona esce dal carcere e torna ai domiciliari in attesa della Cassazione. “Necessita di cure” (Foto Ansa)

Fabrizio Corona esce dal carcere di Monza e torna ai domiciliari. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha accolto la richiesta dei difensori per sospendere l’esecuzione del provvedimento con cui nelle scorse settimane gli erano stati revocati i domiciliari, in attesa che decida la Cassazione sul punto.

Gli avvocati difensori Antonella Calcaterra e Ivano Chiesa, avevano fatto ricorso in Cassazione contro il precedente provvedimento che aveva fatto tornare l’ex agente fotografico in carcere.

I giudici di sorveglianza hanno quindi accolto le questioni sollevate dalla difesa sullo stato di salute mentale di Corona, che necessita di proseguire il percorso di cure fuori dal carcere. 

Soddisfatto l’avvocato Chiesa che a Fanpage ha detto: “Sono molto contento, era ora”.

Fabrizio Corona, l’11 marzo il ritorno in cella

Il Tribunale di Sorveglianza di Milano l’11 marzo scorso aveva revocato, per una serie di violazioni delle prescrizioni, il differimento pena ai domiciliari che era stato concesso a Corona nel dicembre 2019 per una patologia psichiatrica di cui soffre.

Ora i giudici (un altro collegio della Sorveglianza), spiegano che il provvedimento di marzo non è adeguatamente motivato e per questo hanno deciso di sospendere lo stop al differimento pena in attesa che sul merito si pronunci la Cassazione.

Nel nuovo provvedimento, a quanto risulta, i giudici fanno riferimento anche ai gesti autolesionistici messi in atto dall’ex re dei paparazzi nelle ultime settimane, oltre che alle relazioni degli esperti già agli atti e che avevano messo in luce la necessità che Corona proseguisse nel percorso di cure fuori dal carcere.

La Sorveglianza, inoltre, fa notare che non era stata valutata la richiesta della difesa di una perizia sulla compatibilità di Corona con la detenzione in carcere. E sempre i giudici chiariscono, in sostanza, che le esigenze di tutela della salute devono prevalere nella fase di esecuzione della pena.

Fabrizio Corona, i tagli sulle braccia e lo sciopero della fame

Corona, che ha vissuto il ritorno in cella come una profonda ingiustizia, aveva reagito molto male alla notizia, postando un video in cui si procurava dei tagli sulle braccia. Poi aveva rotto il vetro di un’ambulanza ed era finito in ospedale, nel reparto di Psichiatria per oltre 10 giorni. 

Tra l’altro Corona, prima in ospedale e poi in carcere, ha portato avanti uno sciopero della fame interrotto dopo 20 giorni, in concomitanza con il suo compleanno, il 31 marzo scorso.

Fabrizio Corona, la solidarietà di Sgarbi e Travaglio

Nel corso di queste settimane, diversi personaggi noti come Vittorio Sgarbi e Marco Travaglio sono intervenuti in sua difesa, chiedendone l’immediata scarcerazione. Il primo perché la salute mentale di Corona non si confaceva al regime di detenzione in carcere, il secondo perché reputa esagerata la misura cautelare e la revoca degli arresti domiciliari.

Travaglio, in più di un’occasione, ha poi dichiarato di essere d’accordo sulla richiesta di concedere la grazia all’ex re dei paparazzi. In Italia, tale potere può essere esercitato solo dal Presidente della Repubblica e dal ministro della Giustizia.