Fabrizio Corona in Tribunale a Milano, rischia di tornare il carcere, il suo messaggio ai giudici: “Mi dispiace se ho sbagliato, chiedo scusa”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Marzo 2021 - 16:21 OLTRE 6 MESI FA
Fabrizio Corona in Tribunale a Milano, il suo messaggio ai giudici: "Mi dispiace ho sbagliato, chiedo scusa"

Fabrizio Corona in Tribunale a Milano, il suo messaggio ai giudici: “Mi dispiace se ho sbagliato, chiedo scusa” (foto Ansa)

Fabrizio Corona in Tribunale a Milano, il suo messaggio ai giudici: “Mi dispiace se ho sbagliato, chiedo scusa“. I giudici sono chiamati a pronunciarsi sulla cosiddetta “revoca del differimento pena” dell’ex fotografo dei vip.

TgCom 24 Mediaset svela quello che dovrebbe essere il messaggio letto da Fabrizio Corona in aula. E’ una seduta particolarmente importante perché Corona è ai domiciliari e potrebbe dover tornare in carcere se i giudici decidessero che dovrà scontare nuovamente i 9 mesi già trascorsi in prova ai servizi sociali.

Fabrizio Corona in Tribunale a Milano: “Chiedo perdono ma da 15 anni non ho commesso più un reato”

Riportiamo di seguito quello che secondo TgCom 24 Mediaset dovrebbe essere il messaggio che Fabrizio Corona leggerà durante la seduta del Tribunale di Milano. 

Mi dispiace se ho sbagliato, vi chiedo scusa, perdono. I reati li ho commessi tutti nel 2006-2007-2008 – scrive ancora Corona – ma da 15 anni non ho commesso più un reato (…) durante la notte ho i flashback come i reduci del Vietnam (…) non sono e non sarò più quello di prima e poi sono vecchio”. 

Secondo Mediaset, Corona concluderebbe il suo intervento chiedendo pietà ai giudici e promettendo di non attuare più questi comportamenti perché ormai vecchio. 

Fabrizio Corona in Tribunale a Milano, ecco perché potrebbe essere revocato il differimento   pena

Come conclude TgCom 24 Mediaset, già lo scorso autunno il giudice Corti avrebbe  diffidato Corona dal partecipare a programmi tv. E in aula a novembre il sostituto pg Antonio Lamanna lo avrebbe invitato ad attenersi “alle regole”.

Dopo la diffida sarebbe infine arrivata anche la proposta di revoca del differimento pena concesso in via provvisoria per la sua “patologia psichiatrica” e che, a inizio dicembre 2019, lo avrebbe fatto passare da San Vittore ad un istituto di cura e poi a casa in detenzione domiciliare.