Rapporto Antimafia: “Fabrizio Miccoli amico del figlio di un boss”

Pubblicato il 13 Settembre 2011 - 20:36 OLTRE 6 MESI FA

Fabrizio Miccoli (Lapresse)

PALERMO, 13 SET – I rapporti ”pericolosi” tra il capitano del Palermo, Fabrizio Miccoli, e Salvatore Lauricella, figlio di Antonino detto ”Scintillone”, il latitante palermitano arrestato ieri dalla polizia, sono finiti in un’informativa della Direzione investigativa Antimafia, adesso al vaglio della Procura palermitana. Miccoli, che avrebbe frequentato i due figli dello ”Scintillone” andando con loro in giro per locali palermitani e anche allo stadio Renzo Barbera, non e’ indagato ma potrebbe essere sentito nei prossimi giorni dai pm per raccogliere ”sommarie informazioni”, ma l’incontro non e’ stato ancora fissato.

Salvatore Lauricella, arrestato nel 1998 per droga, gestisce due rivendite di moto, una a Palermo e l’altra a Villabate, alle porte della citta’. Gli scatti della Dia lo inquadrano allo stadio assieme al capitano del Palermo con cui avrebbe, secondo la Dia, ”frequenti rapporti”. E adesso gli investigatori scavano nel passato del giocatore. Nel 2009 Miccoli aveva subito una rapina a casa sua, in via Archimede, vicino al Borgo Vecchio, zona di influenza dello ”Scintillone”.

Due ladri erano entrati a casa sua costringendo la moglie a farsi consegnare soldi in contanti e un anello del valore di 30 mila euro. Ma e’ stato solo il primo caso. Altri giocatori del Palermo, come Edinson Cavani e Nicolas Bertolo, sono stati rapinati nel dicembre del 2009 mentre nel febbraio scorso ad Abel Hernandez e’ stata puntata una pistola da un rapinatore che lo ha minacciato, dopo aver simulato un incidente d’auto, facendosi consegnare denaro e gioielli.

Le frequentazioni tra Miccoli e i Lauricella sono venute fuori per caso, mentre gli agenti della Dia pedinavano il figlio del latitante per catturare il padre. Su questa vicenda, il capitano del Palermo ha deciso, assieme alla societa’, di non rilasciare alcun commento.

Solo il presidente Maurizio Zamparini e’ intervenuto parlando della vicenda come ”un mucchio di sciocchezze”. Come quella fatta da Mario Balotelli, il giocatore del Manchester City che e’ stato accompagnato in un ”Gomorra Tour” a Scampia, nei luoghi raccontati dal libro e dal film.

Vicende che ricordano quelle che hanno visto in passato come protagonista, Diego Armando Maradona, il Pibe de ore che, oltre che per le sue gesta al San Paolo divenne famoso anche per qualche cattiva compagnia durante la sua permanenza a Napoli. Il protagonista degli anni d’oro della squadra azzurra fu convocato il 28 settembre dell’89 dal pm del Tribunale di Napoli, che gli chiese informazioni su una foto pubblicata dai giornali. Maradona era infatti stato immortalato in una vasca da bagno a forma di ostrica in casa dell’allora potente boss del clan Giuliano di Forcella.

Balotelli, invece, secondo quanto emerge da un rapporto dei carabinieri, l’8 giugno dell’anno scorso fu ospitato in una dependance nel rione dei Puffi, quartiere napoletano di Scampia famigerato per lo spaccio di droga, per scattare delle foto-ricordo con alcuni camorristi.

Salvatore Lauricella, come viene sottolineato negli ambienti investigativi, non ha precedenti per mafia e Miccoli poteva anche essere all’oscuro di quella parentela ingombrante. Ma il padre e’ indicato come un boss di prima grandezza, tanto che fino ad ieri era in cima alla lista dei latitanti palermitani.