Fabrizio Saccomanni, morto il presidente di Unicredit. Malore sugli scogli

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Agosto 2019 - 16:16 OLTRE 6 MESI FA
Fabrizio Saccomanni

Fabrizio Saccomanni (foto Ansa)

ROMA – E’ morto il presidente di Unicredit Fabrizio Saccomanni. E’ morto improvvisamente a 76 anni. Dall’aprile del 2018 era presidente del Consiglio d’amministrazione di Unicredit. Fu direttore generale di Banca d’Italia, e ministro del Tesoro del governo Letta, tra il 28 aprile 2013 e il 22 febbraio 2014​. Saccomanni aveva partecipato ieri alla conferenza stampa in occasione della semestrale di Unicredit.  

Saccomanni ha avuto un malore mentre si trovava in vacanza in Sardegna. Si è sentito male intorno alle 13 e si è accasciato sugli scogli, vicino al campo da golf di Puntaldia, in Gallura, e all’albergo in cui era ospite proprio da oggi. Da quanto apprende l’ANSA, quando il personale medico del 118 è arrivato sul posto, il presidente di Unicredit era steso sugli scogli, già in arresto cardiaco. I medici hanno tentato a lungo le manovre di rianimazione, ma non c’è stato nulla da fare. Inutile anche l’arrivo dell’elicottero del 118.

Solo ieri aveva partecipato insieme al ceo, Jean Pierre Mustier alla conferenza stampa di Unicredit per commentare la semestrale dell’istituto. Laureato in Economia e Commercio alla Bocconi di Milano, si era perfezionato in economia monetaria e internazionale alla Princeton University, Saccomanni ha trascorsa buona parte della sua attività lavorativa in Banca D’Italia dove era entrato, a soli 26 anni, nell’Ufficio di Vigilanza. 

Saccomanni, nato a Roma il 22 novembre del 1942, è stato un economista e politico italiano. Dopo essere entrato a far parte della Banca d’Italia nel 1967, ha lavorato, sempre quale rappresentante della Banca centrale italiana, presso il Fondo Monetario Internazionale, la Banca centrale europea, la Banca dei Regolamenti Internazionali e l’Unione europea.

Inoltre, dal 2003 al 2006 è stato vicepresidente della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo. Saccomanni fu membro del consiglio direttivo dell’Einaudi Institute of Economics and Finance, membro del consiglio direttivo dell’Istituto italiano di tecnologia, membro del Consiglio Direttivo dell’Istituto Affari Internazionali e membro della Società italiana degli economisti.

Il 2 ottobre 2006 è stato nominato direttore generale della Banca d’Italia, carica alla quale è stato riconfermato nel luglio del 2012. Il 30 maggio 2014 il Consiglio superiore dell’Istituto di emissione gli ha conferito il titolo di Direttore Generale onorario, titolo conferito in passato anche a Niccolò Introna, Antonino Occhiuto e Vincenzo Desario. Tra i Governatori dell’Istituto di emissione a ricevere il titolo onorario vi sono stati Donato Menichella, Paolo Baffi, Carlo Azeglio Ciampi, e Mario Draghi.

In un documento sulle dichiarazioni patrimoniali e reddituali rese dai titolari di cariche elettive e direttive di alcuni enti, a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri ai sensi dell’art. 12 della legge 5 luglio 1982 n. 441, risulta che il manager vanti per il 2010, redditi annui pari a 838.596 €.

Dal gennaio all’aprile 2013 è stato presidente e membro del direttorio integrato dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS) secondo quanto stabilito dal decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, emanato dal Governo Monti nell’ambito delle politiche di spending review, che ha previsto che sia il direttore generale della Banca d’Italia a guidare il nuovo istituto nato dalle ceneri dell’ISVAP (l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private). (Fonti: Agi, Ansa e Wikipedia).