Far west ospedali: ieri il medico aggredito con l’accetta a Milano, oggi due infermieri con il coltello a Torino

77enne ricoverato al pronto soccorso del Santa Croce di Moncalieri (Torino), per una polmonite, ha aggredito con un coltello due infermieri

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Dicembre 2022 - 14:59 OLTRE 6 MESI FA
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L’ospedale Santa Croce a Moncalieri (Ansa)

Far west ospedali. Accetta per il medico, coltello per gli infermieri. Un uomo di 77 anni, ricoverato al pronto soccorso del Santa Croce di Moncalieri (Torino), per una polmonite, ha aggredito con un coltello due infermieri che lo stavano assistendo.

Far west ospedali. Accetta per il medico, coltello per gli infermieri

E’ successo ieri sera intorno alle 22,30, ma si è appreso solo questa mattina.

L’uomo ha poi cercato di dare fuoco a dei cartoni. E’ stato immobilizzato dagli infermieri che con un estintore hanno spento le fiamme. A raccontare la storia sono i delegati Cisl del Pronto Soccorso.

L’aggressione di oggi contro membri del personale ospedaliero fa pensare necessariamente a quella avvenuta ieri ai danni di un medico di Milano. Episodio più grave – l’uomo è stato colpito con un’accetta e versa in condizioni critiche in ospedale – ma forse con movente più vicino di quanto non sembri.

Gli inquirenti devono capire se abbia o meno premeditato il suo gesto, dato che ieri avrebbe detto di essere stato in cura, in passato, da Falcetto, ma al momento non sono stati trovati riscontri alle sue affermazioni.

L’aggiornamento sull’aggressione al Policlinico di San Donato

In ogni caso, dopo l’aggressione pare sia stato abbastanza lucido da mettere in atto una serie di accortezze, sia lasciando l’area del Policlinico San Donato sia quando ha nascosto l’accetta dicendo però di averla gettata. Sottoposto a un fermo d’iniziativa, oggi potrebbe essere sentito dagli inquirenti.

Di fronte ad aspettative troppo grandi di riabilitazione o solo di cura con conseguente insorgere di delusione e frustrazione spesso si verificano scatti di furia incontrollata contro i professionisti della salute. Il fenomeno sta diventando un’emergenza italiana.