Farmaci rubati in ospedale e in vendita sul web: furto ad Ascoli da 80mila €

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Gennaio 2014 - 10:36| Aggiornato il 14 Gennaio 2014 OLTRE 6 MESI FA
Farmaci rubati in ospedale e in vendita sul web: furto ad Ascoli da 80mila €

Farmaci rubati in ospedale e in vendita sul web: furto ad Ascoli da 80mila €

ROMA – Rubano i farmaci negli ospedali e li rivendono sul web. Non il furto di semplici aspirine, ma nel mirino degli esperti ladri ci sono antiretrovirali per l’Hiv, antipsicotici e costosi farmaci sperimentali. Ultimo colpo quello messo a segno nell’ospedale Mazzoni di Ascoli dove i ladri hanno portato via dalla farmacia un bottino di 80mila euro nella notte tra 10 e 11 gennaio. E solo 24 ore prima era toccato all’ospedale di Nocera Inferiore, dove sono state rubate fiale salvavita per 90mila euro.

Stefano Rizzato su La Stampa spiega:

Fino al 2011 i furti in ospedale quasi non esistevano, invece negli ultimi due anni sono arrivati a produrre oltre 14 milioni di euro di perdite per lo Stato. Ad ingigantire la cifra c’è il numero di casi, ma anche – come detto – il fatto che riguardino soprattutto farmaci ad alto e altissimo costo”.

Se una parte finisce tra sportivi e palestre, il resto dei farmaci va ad alimentare il mercato nero nazionale e internazionale:

“Una delle direzioni punta verso i Paesi balcanici, la Grecia e in genere le nazioni, magari in crisi, dove il sistema sanitario pubblico non passa certi farmaci in convenzione. Un’altra traiettoria chiama invece in causa il web e tutti quei siti dove i medicinali si vendono in modo illegale e pericoloso, senza prescrizioni mediche e senza alcun controllo anti-sofisticazione. A guardare la geografia dei furti – gran parte tra Campania, Puglia e basso Lazio – non è difficile ipotizzare il coinvolgimento della criminalità organizzata. Ma per ora non ci sono dati per stabilire se dietro a questa nuova moda criminale ci sia anche una regia unica”.

Necessari per gli ospedali maggiori controlli e qualcuno fa ricorso anche alle guardie giurate, spiega anche Silvana Stecca, che dirige la farmacia dell’Ospedale Molinette di Torino:

“«Qui negli ultimi due anni sono stati rubati solo materiali di basso costo, ma soprattutto è aumentata la vigilanza. L’inventario viene fatto una volta al mese, il laboratorio resta sempre chiuso quando non c’è personale, il magazzino è sorvegliato da una guardia armata 24 ore su 24 e chiunque voglia accedere deve fornire le proprie generalità»”.

Oltre al danno economico per gli ospedali e per lo Stato, c’è anche il rischio che i pazienti ricoverati si ritrovino senza farmaci, spiega Laura Fabrizio, presidente della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera:

“«Fortunatamente non ci è mai arrivata segnalazione che un ospedale patisse un’emergenza simile. E se mai si dovesse verificare, ogni farmacia ospedaliera ha a disposizione un network informatizzato, che la collega alle altre strutture e le consente in ogni momento di essere approvvigionata in tempi brevi»”.