Fase 2 per i bambini: dalla riapertura dei parchi alle uscite con la mascherina

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Aprile 2020 - 13:06 OLTRE 6 MESI FA
Fase 2 per i bambini: dalla riapertura dei parchi alle uscite con la mascherina

Fase 2 per i bambini: dalla riapertura dei parchi alle uscite con la mascherina (foto ANSA)

ROMA – Il 4 maggio potrebbe partire la fase 2 dell’emergenza Coronavirus.

Non solo per aziende e lavoratori, ma anche per i più piccoli.

I bambini, infatti, da quella data potrebbero tornare a uscire di casa, magari per occasioni individuali di gioco nei parchi.

Le uscite dei bambini dovranno sempre essere accompagnate dai genitori.

Anzi, probabilmente, solo da un genitore per volta.

Che avrà anche il compito di evitare ogni occasione di aggregazione.

Il ministro per la Famiglia, Elena Bonetti, ha già fatto sapere che probabilmente anche i più piccoli dovranno indossare mascherine e guanti, ma attende indicazioni precise dal comitato tecnico-scientifico.

Dal 4 maggio inoltre potrebbero riaprire i giardini pubblici.

Sia per l’attività motoria all’aperto degli adulti (sempre uno per volta, senza assembramenti) sia per le passeggiate e le occasioni di gioco per i più piccoli.

Una delle ipotesi avanzate dal ministro Bonetti è quello di controllare gli ingressi nei parchi, con il personale che avrà il compito di verificare che gli ingressi vengano effettuati singolarmente e nel rispetto di tutte le regole.

All’interno dei giardini pubblici, poi, si dovranno prevedere delle aree di gioco individuali, evitando occasioni di assembramenti e giochi tra bambini.

Bambini a casa, verso nuovi congedi parentali

Poi c’è il problema della scuola che, quasi certamente, non riaprirà prima di settembre.

E così i genitori che dovranno tornare al lavoro, a chi lasceranno i propri figli?

In molti hanno già sconsigliato di mandarli dai nonni, per evitare i rischi di contagio per i più anziani.

Bonetti sembra puntare su più congedi parentali, da rinnovare rispetto a quelli già previsti a marzo.

E da usare alternativamente per l’uno o l’altro genitore, incentivando anche i padri a restare a casa.

Le altre due misure su cui puntare sono il bonus baby sitter e l’assegno per i figli.

In Spagna ora d’aria per bambini ma non nei parchi

In Spagna ad esempio, è stata concessa un’ora d’aria ai bambini fino ai 14 anni ma non nei parchi.

Come ha annunciato il vice premier, Pablo Iglesias, in conferenza stampa,

“a partire da domenica, i bambini fino ai 14 anni potranno uscire una volta al giorno per un’ora tra le 9 della mattina e le 9 della sera entro un raggio di un chilometro, accompagnati da un adulto. Per ogni adulto ci potranno essere fino a tre bimbi”.

Eventualmente, ha aggiunto, l’adulto potrà essere sostituito da fratelli o sorelle maggiori.

Iglesias ha esortato a evitare le ore di punta e ha specificato che è consentito portare giochi con sé ma “non si può andare nei parchi”. (fonti REPUBBLICA, AGI)