Fase 2 Coronavirus non è più un miraggio. Iss la sdogana: “Ci possiamo pensare”

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 5 Aprile 2020 - 19:22 OLTRE 6 MESI FA
Fase 2 Coronavirus Italia non è più un miraggio. Iss la sdogana: "Ci possiamo pensare"

Fase 2 Coronavirus non è più un miraggio. Iss la sdogana: “Ci possiamo pensare” (nella foto Ansa, Silvio Brusaferro dell’Iss)

ROMA – Finalmente non è più una bestemmia pronunciare quella parola: fase 2. Ora l’hanno usata (pur con tutte le cautele del caso) anche nella consueta conferenza stampa con il bollettino sul Coronavirus in Italia.

Per la prima volta Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha detto: “La curva ha iniziato la discesa e comincia a scendere anche il numero dei morti. Dovremo cominciare a pensare alla fase 2 se questi dati si confermano”.

“Dai numeri si evidenza, come ci siamo detti più volte in questi giorni, che la curva ha raggiunto il plateau e sta cominciando la discesa – ha continuato – discesa pure per il numero dei morti; ma sono eventi legati a chi ha preso l’infezione due settimane fa”.

E ha aggiunto: “Mi associo a Borrelli, questo dato positivo va conquistato giorno dopo giorno, le misure adottate sono efficaci, ma è importante che manteniamo queste misure. Misure che ci aiutano a fare decrescere le curve”.

Sia chiaro, non è che l’espressione fase 2 non fosse mai stata usata: da Conte a Borrelli agli stessi “tecnici”, tutti avevano parlato della fase 2 come quella in cui useremo le mascherine, in cui verranno mantenute tutta una serie di cautele, eccetera eccetera.

La differenza è che finora si era sempre parlato della fase 2 in maniera distaccata, come se si trattasse di un periodo lontano e indefinito, che sarebbe arrivato chissà quando.

Invece i dati del 5 aprile inducono a un cauto ottimismo, tanto che il sempre prudente Brusaferro si sbilancia a dire che, se il trend sarà confermato, la fase 2 non è più un miraggio.

Fase 2: che vuol dire e come funziona

La fase 2 di una pandemia consiste in un parziale allentamento delle misure restrittive in vigore nella fase 1 (quella che stiamo vivendo in Italia in questo momento).

Il primo passo della fase 2 dovrebbe prevedere la riapertura per determinate categorie di fabbriche, artigiani e commercianti. Questo periodo impone ancora il rispetto di una serie di regole molto serrate. Ad esempio quella del lavarsi con molta frequenza le mani e dell’usare fazzoletti monouso quando si starnutisce.

E ancora il rispetto della distanza di sicurezza sia nei luoghi di lavoro che per strada, così come sarà chiesto di utilizzare le mascherine (sempre che siano reperibili) quando non si è da soli fuori dalle mura domestiche.

Borrelli e la fase 2 dal 16 maggio

Borrelli qualche giorno fa aveva risposto così a chi gli chiedeva se la seconda fase sarebbe cominciata il 16 maggio: “Se l’andamento non cambia, potrebbe essere come potrebbe essere prima o dopo. Dipende dai dati. La situazione ora è stazionaria, dobbiamo vedere quando questa situazione inizia a decrescere.

Non vorrei dare delle date, però da qui al 16 maggio potremo aver dati ulteriormente positivi che consigliano di riprendere le attività e cominciare quindi la fase 2″. 

Brusaferro: “Trend contagi in calo, presto in calo anche i morti”

“Abbiamo vari indicatori, tra cui quelli sui decessi. Il numero dei nuovi casi è in fase decrescente e ci aspettiamo che anche i decessi vadano in decrescita. L’atteso è che nei prossimi giorni vedremo ancora questo trend diminuire”. Lo ha detto in conferenza stampa il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro. (Fonte Ansa e Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev)