Fase 2, dai trasporti agli uffici fino alle passeggiate. Cosa accadrà dal 4 maggio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Aprile 2020 - 09:09 OLTRE 6 MESI FA
Fase 2, dai trasporti agli uffici fino alle passeggiate. Cosa accadrà dal 4 maggio

Fase 2, dai trasporti agli uffici fino alle passeggiate. Cosa accadrà dal 4 maggio (foto ANSA)

ROMA – La Fase 2 che comincerà il 4 maggio, ridisegnerà il modo di vivere. Dagli orari di apertura di esercizi commerciali e uffici, ai trasporti. Ma anche il ritorno delle passeggiate. Il governo sta lavorando alle regole che consentiranno la riapertura del Paese dopo l’isolamento forzato per contrastare la diffusione del Coronavirus.

Tra le ipotesi al vaglio, riporta Quotidiano.net, la riduzione dell’orario di apertura degli alimentari e dei supermercati, con ingressi contingentati, per impedire le uscite in tarda serata. 

I trasporti, sono il nodo cruciale, in vista del ritorno al lavoro di gran parte dei cittadini. È allo studio l’apertura stabile delle zone a traffico limitato per alleggerire la rete di bus e metropolitane, ma si stanno prendendo in esame anche altre soluzioni.

Sicilia e Calabria saranno collegate soltanto con quattro traghetti, con imbarco consentito soltanto ai viaggiatori a piedi, in auto o moto e vietato ai pullman. La Sardegna sarà off limits: i voli privati possano decollare solo per motivi fondati lavoro e salute, autorizzati dal presidente della Regione.

Bar e ristoranti: per aiutare il settore, particolarmente colpito, si è deciso di programmare una riapertura anticipata affiancando le consegne a domicilio alla possibilità di preparare cibi da asporto. 

  • Passeggiate – Si potrà passeggiare anche lontano da casa ma da soli, massimo in due se non si tratta di conviventi e mantenendo la distanza – scrive il Corriere.it -. Mascherina e guanti serviranno anche per spostarsi a casa dei familiari quando non si può stare ad almeno un metro uno dagli altri. Ma con queste precauzioni sarà possibile tornare ad incontrarsi. Il divieto di assembramento rimane e servirà a proteggere soprattutto i giovani.
  • Negozi – Un erogatore del disinfettante dovrà essere sistemato alle casse. La pulizia dovrà essere programmata prima dell’apertura e durante la pausa. I dipendenti dovranno indossare la mascherina, i clienti che acquistano generi alimentari dovranno utilizzare i guanti.
  • Uffici – Le aziende sono chiamate a scaglionare gli orari dei dipendenti in modo di evitare assembramenti davanti a fabbriche e uffici, ma anche per alleggerire il carico dei mezzi pubblici che rischiano di essere il vero nodo cruciale della ripartenza. Inoltre dovranno esserci termoscanner all’ingresso e se la temperatura risulterà superiore ai 37,5° C, non sarà consentito l’accesso ai luoghi di lavoro.
  • Trasporti – Sono tre le opzioni allo studio: apertura delle zone a traffico limitato per favorire i trasferimenti con i mezzi propri; il potenziamento delle di autobus e metropolitane per garantire il distanziamento i posti; allestire aree di scambio, bici e auto in servizio sharing.
  • Asili nido – Garantire il distanziamento sociale negli asili nido non sembra possibile e quindi c’è chi ha proposto l’ipotesi di implementare il bonus baby sitter per agevolare i genitori lavoratori.
  • Scuola – La ministra Azzolina ha indicato la ripresa delle lezioni a settembre. Esami di maturità: gli studenti saranno valutati da una commissione composta da 6 docenti interni e un Presidente esterno. Per gli esami di terza media, tesina e scritti aboliti.
  • Mobilità tra regioni – È probabile che questa misura non venga allentata subito, mantenendo alcune zone rosse. Ma se davvero scenderà l’indice di contagio si potrà andare da un Comune all’altro e anche in altre regioni.
  • Ristoranti – Dovrebbe essere consentito sin dal 4 maggio il take away, oltre la consegna a domicilio, con orari dedicati e appuntamenti precisi per il ritiro. Una misura per favorire la crisi di bar e ristoranti, tra i settori più pesantemente colpiti dalla crisi. (fonti: QUOTIDIANO.NET, CORRIERE.IT)