Federalismo municipale: cedolare secca al 23%, tassa di soggiorno fino a 5 euro

Pubblicato il 20 Gennaio 2011 - 16:11 OLTRE 6 MESI FA

L’Anci, l’associazione dei comuni italiani, ha già bocciato il testo: il percorso del federalismo municipale prosegue in salita dunque. Dalla sua approvazione (al momento è in discussione alla Bicamerale sul federalismo) dipendono poi in buona misura le sorti del governo, con la Lega che torna a ripetere che senza il federalismo la legislatura non ha speranze.

Ma cosa prevede il provvedimento licenziato dal ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli? I Comuni potranno godere di una compartecipazione all’Irpef al 2%, viene introdotta la cedolare secca sugli affitti, con un’unica aliquota fissata al 23% per i canoni liberi (è al 20% l’aliquota per i canoni concordati), un fondo da 400 milioni di euro per i meno abbienti, in via facoltativa arriva anche la tassa di soggiorno per i turisti, da 50 centesimi a 5 euro al massimo a seconda della struttura ricettiva.

L’Imu (imposta municipale unica) sulle seconde case slitta al 2014 e verrà determinata anno per anno dalla legge di stabilità. E ancora: sanzioni quadruplicate per chi non denuncia le case abusive al catasto, il 75% del ricavato andrà poi al Comune dove si trova l’immobile.

Questi i punti chiave del federalismo municipale, che al momento però non ha vita facile. Il presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino, ha detto: “Il provvedimento licenziato dal ministro Calderoli e ora all’attenzione della commissione Bicamerale per il federalismo è dominato da confusione e incertezza, che probabilmente sono il prodotto dell’attuale fase politica che governo e Parlamento stanno vivendo”.

La legge è però il collante tra Pdl e Lega: Bossi ha ripetuto che se non passa si va alle urne. Ora la parola passa alla Bicamerale, che voterà il testo mercoledì 26 gennaio.